
BELLINZONA - Nell'ambito di un'inchiesta condotta sull'arco di più mesi, sono finiti in manette una 38enne e un 38enne, entrambi cittadini rumeni residenti nel Bellinzonese. Sono sospettati di aver gestito un giro di prostituzione, presso appartamenti di alcune località ticinesi, mediante un sistema di controllo e sfruttamento delle prostitute.
In particolare, come riferiscono il Ministero pubblico e la Polizia cantonale, oltre a riscuotere sistematicamente parte del guadagno derivante dalle prestazioni sessuali, pretendevano dalle prostitute il pagamento di elevati quanto ingiustificati importi per l'affitto degli appartamenti e per le procedure relative a millantati documenti per regolarizzare la loro posizione in Ticino.
La misura restrittiva della libertà è nel frattempo già stata confermata dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC). L'inchiesta è coordinata dal Sostituto Procuratore generale Nicola Respini.
Non è ammissibile che si accettino tali persone nel nostro paese lo sfruttamento dell prostituzione non dovrebbe esistere. sono paragonabili alla tortura queste persone operano indisturbatamente nel nostro territorio come anche la mafia