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LUGANO«Questa aggressione si ricollega ai casi in Francia e a Morges»

24.11.20 - 19:40
Le Autorità fanno il punto sul presunto attacco di matrice terroristica verificatosi alla Manor.
rescue media
«Questa aggressione si ricollega ai casi in Francia e a Morges»
Le Autorità fanno il punto sul presunto attacco di matrice terroristica verificatosi alla Manor.
La donna, fanno sapere, era nota alla polizia e avrebbe seguito un percorso di radicalizzazione.

LUGANO - Era conosciuta alla polizia giudiziaria, e avrebbe avuto un percorso di radicalizzazione. Sul fatto che la 28enne abbia gridato "sono dell'Isis" o "Allah akbar", invece, non sono state date conferme. Nel corso dell'info point tenutosi a Bellinzona, tra gli altri, il Presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, e il Comandante della Polizia cantonale Matteo Cocchi hanno cercato di fare il punto (almeno per quanto possibile) sui fatti verificatisi nel pomeriggio alla Manor di Lugano.

Conclusioni premature - Sull'esatta dinamica dell'aggressione «è prematuro trarre delle conclusioni», ma «gli accertamenti procedono alacremente» ha spiegato il portavoce della Polizia cantonale Renato Pizzolli.

«Elementi gravi e importanti» - «Il dispositivo di sicurezza si è messo in moto immediatamente», ci ha tenuto a sottolineare Gobbi, che ha espresso anche solidarietà per le vittime, e ha ringraziato i due cittadini che hanno immobilizzato la donna. «La convivenza pacifica è il primo obiettivo di chi governa un paese, condanniamo ogni forma di violenza fisica», ha aggiunto sottolineando come sia la prima volta che si attiva l’attività inquirente federale. «Questo è un indizio che ci sono elementi importanti e gravi».

«Un evento del genere, se confermato il legame terroristico, può toccare qualsiasi paese occidentale - ha poi concluso -. Per il Ticino, tuttavia, sarebbe la prima volta. 

«Minaccia sempre presente» - Il comandante Cocchi, invece, ha voluto sottolineare come la reattività sia stata centrale in questo frangente. «Abbiamo reagito prontamente, e ringraziamo i cittadini per essere intervenuti. Purtroppo la minaccia terroristica è sempre presente. L'importante è mantenere alta la guardia soprattutto in questo periodo delicato di pandemia». «La collega Nicoletta della Valle, della Procura federale, è stata prontamente coinvolta - ha poi concluso -. Abbiamo dimostrato una professionalità accresciuta, e questo fatto conferma che quanto costruito negli anni è importante e funziona».

«Si ricollega ai casi in Francia e a Morges» - La stessa Della Valle, direttrice dell'Ufficio federale di polizia, ha voluto aggiungere le sue impressioni: «Questa aggressione non mi sorprende. Si ricollega ai casi in Francia e a Morges, in Svizzera. Desidero ringraziare i colleghi ticinesi per la cooperazione. Fedpol indaga su incarico dell'Mpc in collaborazione con la polizia ticinese».

Quindi ha concluso: «È troppo presto per confermare legami con altri casi. È troppo presto per dire di più».

Sono vicino alle vittime di questo grave gesto di violenza e alle persone che hanno dovuto assistere all’accoltellamento...

Pubblicato da Norman Gobbi su Martedì 24 novembre 2020
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