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CANTONEIl turismo ticinese salvato dagli svizzero tedeschi

05.11.20 - 09:50
L'estate è andata bene anche senza americani, arabi e tedeschi. Ma tante incognite per i prossimi mesi
Tipress
Il turismo ticinese salvato dagli svizzero tedeschi
L'estate è andata bene anche senza americani, arabi e tedeschi. Ma tante incognite per i prossimi mesi

L'estate tutto sommato è andata bene a livello turistico in Ticino. Anche settembre se l'è cavata bene. Ma per i mesi invernali c'è preoccupazione a causa della curva epidemiologica verso l'alto. È tempo di bilancio per il settore turistico: secondo i dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale di statistica (Ustat), il Ticino ha registrato un aumento dei pernottamenti alberghieri dello 0,8% rispetto allo scorso anno. Nel mese di settembre la crescita è stata la più alta a livello nazionale (+15,1%), mentre la Svizzera nel suo complesso ha registrato un calo del -28,1%. Oltre al Ticino, Grigioni (+14,6%) e Svizzera centrale (+3,7%) sono le uniche regioni ad aver avuto un andamento positivo.

Il nostro turismo è stato salvato dagli svizzero tedeschi, perché i visitatori che solitamente in passato venivano da noi quest'anno hanno dato buca. Gli americani sono calati del 92,6%, quelli provenienti dai Paesi del Golfo del 90,2%. Anche i tedeschi, solitamente fedeli alle nostre latitudini, hanno subito una diminuzione del 13,9%. Il buon andamento estivo è stato quindi determinato interamente dal mercato interno che è cresciuto del 51,3% in settembre.

«Bisogna investire sul mercato interno» - «Un dato positivo in questo “annus horribilis” è proprio il balzo in avanti dei visitatori svizzeri – sottolinea Angelo Trotta, direttore di Ticino Turismo -. Il nostro Cantone ha saputo profilarsi come la meta più attrattiva a livello nazionale, anche grazie a temperature miti che ci hanno permesso di mettere in risalto la nostra offerta legata all’escursionismo e alle attività outdoor. Un altro dato incoraggiante è l’aumento della permanenza media degli ospiti, e l’arrivo di nuove tipologie di visitatori come giovani e famiglie. In futuro occorrerà capitalizzare il successo ottenuto quest’anno, fidelizzando questa nuova clientela. Dobbiamo continuare ad investire nel mercato interno e a sviluppare la nostra offerta. Penso in particolare agli itinerari bike e a tutte le proposte legate alla sostenibilità, all’enogastronomia, alla cultura e alle tradizioni. Un altro elemento importante sarà la collaborazione con gli alberghi per offrire pacchetti attrattivi per l’ospite».

Preoccupano i prossimi mesi - Tuttavia, il momento attuale per il settore resta permeato dall’incertezza. “Il buon andamento estivo non ci consentirà di recuperare del tutto le perdite subite quest’anno – conclude Angelo Trotta -. Dopo un ottobre che si preannuncia positivo, la nostra speranza era di profilare il Ticino come meta ideale anche per il periodo tardo autunnale, ma visto l’aumento dei contagi anche il marketing ha dovuto rallentare. Il nostro auspicio è che la situazione possa migliorare nelle prossime settimane in modo da garantire a tutti gli attori del settore un buon periodo natalizio».

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