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BELLINZONAArrestata in stazione una "studentessa romantica"

03.09.20 - 09:47
Una 64enne proveniente dall'Italia avrebbe raggirato un uomo in Ticino. Sospettato anche il figlio
tipress
Arrestata in stazione una "studentessa romantica"
Una 64enne proveniente dall'Italia avrebbe raggirato un uomo in Ticino. Sospettato anche il figlio

BELLINZONA - Sul web era una bella studentessa universitaria, in cerca di amore (e soldi). Ma la realtà era ben diversa. Alla stazione di Bellinzona la Polizia cantonale ha arrestato nei giorni scorsi l'autrice di una truffa "romantica" o "love scam". Si tratta - comunica il Ministero pubblico - di una 64enne italiana, residente in Italia. 

Le indagini sono ancora in corso. Ma in base agli accertamenti, il modus operandi ricalca quanto emerso già in passato per raggiri analoghi. In sostanza, la vittima - in questo caso un uomo residente in Ticino - viene contattata via social da una persona di bella presenza (il cui profilo è sovente fittizio). Dopo essere riusciti a instaurare un rapporto di amicizia che assume via via connotazioni sentimentali, gli autori del raggiro cominciano ad avanzare pretese economiche. Il tutto esponendo una serie di difficoltà di natura finanziaria.

Nel caso in questione, la vittima aveva dato avvio a un rapporto a distanza con una sedicente studentessa universitaria. Dopo alcune richieste di denaro "per aiutarla negli studi" e diversi bonifici versati dalla vittima - per alcune migliaia di franchi - la truffatrice si è spinta fino a un incontro di persona, per dare solidità alla storia. Si sarebbe presentata come la madre della studentessa. 

Ma il truffato ha mangiato la foglia, e ha avvertito la polizia. All'arrivo la 64enne ha trovato gli agenti ad aspettarla, con le manette. L'accusa nei confronti della donna (che nel frattempo è stata scarcerata) è quella di truffa. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Claudio Luraschi. Al vaglio vi è anche la posizione del figlio della 64enne, residente all'estero e fortemente indiziato di aver preso parte a sua volta al raggiro.

I consigli della polizia: 

Per evitare sgradite sorprese, la Polizia cantonale invita la popolazione a prestare attenzione e a diffidare da simili richieste di denaro. Questo tenendo anche conto del fatto che in Internet si può falsificare tutto: interi profili con elenco di amici, foto, documenti ufficiali, video, giustificativi, fotocopie di passaporti, numeri di telefono, eccetera.

- Non accettate domande di amicizia sui social media (es. Facebook) o piattaforme simili da parte di persone che non conoscete nella vita reale;
- Non fidatevi mai di chi conoscete solamente tramite Internet;
- Non trasmettete mai password e copie o scansioni di documenti ufficiali come passaporto, licenza di condurre, eccetera;
- Non divulgate mai foto intime o informazioni personali;
- Non versate mai denaro se non siete sicuri dell'affidabilità del vostro interlocutore.

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