Nel caso specifico si è chiuso un occhio. Niente multa, ma l'acquisto è stato lasciato oltre confine.
Anche un semplice quotidiano, infatti, rientra nella categoria "spesa"
PONTE TRESA - Ha varcato il confine per bere un caffè. Come tanti, ieri, dopo la riapertura delle frontiere e la possibilità di rientrare in Italia.
Dal 3 giugno, come noto, si può nuovamente mettere piede nel Belpaese per riabbracciare amici, familiari, andare dal parrucchiere o effettuare un controllo medico. Si può anche andare al ristorante o al bar. Come appunto in questo caso. Ma non a fare la spesa. Su questo punto da Berna sono arrivate indicazioni precise.
Anche un semplice giornale rientra nel concetto di "spesa", quindi tra gli articoli off-limits. Lo ha scoperto un ticinese in dogana, al rientro in Ticino dopo una capatina oltre confine per un "espressino".
Vista la situazione particolare (si trattava di un semplice quotidiano), le Guardie di confine hanno valutato il caso specifico ed evitato di comminare la sanzione prevista: 100 franchi. Ma l'uomo è stato invitato a fare dietrofront per lasciare l'acquisto su suolo italico.
Poco male, stando al protagonista di questa vicenda. Il ticinese - riporta VareseNews - ne ha approfittato per un secondo caffè, durante il quale ha terminato la lettura del giornale prima di lasciarlo a nuovi avventori del bar.