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CANTONEEcco com'è vivere in Svezia, il paese che non ha voluto il lockdown

21.05.20 - 21:32
Ce lo ha raccontato un ticinese che vive e lavora lì: «Netta la differenza con il Ticino, ma qui ci sentiamo sicuri»
Keystone/Mattia Gobbi
Gente al parco a Stoccolma. A destra, Mattia Gobbi.
Gente al parco a Stoccolma. A destra, Mattia Gobbi.
Ecco com'è vivere in Svezia, il paese che non ha voluto il lockdown
Ce lo ha raccontato un ticinese che vive e lavora lì: «Netta la differenza con il Ticino, ma qui ci sentiamo sicuri»

LUGANO - LUGANO - Coraggioso e virtuoso per alcuni, incosciente e pericoloso per altri, di sicuro unico. L'approccio all'emergenza Covid-19 della Svezia - che non ha optato per chiusure e blocchi - resta un'eccezione assai divisiva e che non cessa di far discutere (vedi box in coda all'articolo).

Ma al di là di cifre e statistiche, com'è vivere il quotidiano di una pandemia mondiale in un paese che ha scelto questa strada? Ne abbiamo parlato con il ticinese Mattia Gobbi, 31 anni, in Svezia dal 2015 e parte di uno dei team di Ikea che sviluppa nuovi prodotti.

Cos'è cambiato per voi durante l'emergenza coronavirus? Cosa si poteva fare e cosa no? Cosa era consigliato fare?

Dove vivo io, la situazione è la stessa da alcune settimane. La Svezia ha optato per un approccio un po’ diverso, dando responsabilità alla popolazione piuttosto che imponendo restrizioni severe.

Viene consigliato di limitare i viaggi non essenziali, di mantenere la distanza sociale e, qualora possibile, di lavorare da casa. Io stesso lavoro da casa da due mesi.

Agli over 70 è consigliato di non uscire e c’è molta comunicazione sulle norme igieniche. Le scuole dell'obbligo sono aperte mentre i licei e le università fanno lezioni online.

Ristoranti, negozi e altre attività commerciali sono rimaste aperte. I supermercati hanno apportato accorgimenti (plexiglass, segni per la distanza). I ristoranti sono aperti ma hanno dovuto togliere il buffet e il self-service, molto comuni nei ristoranti svedesi. Per il fatto che molti lavorano da casa i locali sono in crisi.

Nessuno qui porta la mascherina e in linea di massima si può dire si seguono le indicazioni dell'Oms. Importante dire che qui, al di fuori dei centri città, la densità della popolazione non è elevata, ma piuttosto distribuita.

All'inizio eravate preoccupati? Vi fidavate di quello che avevano deciso le autorità?
 
Sia io che i miei colleghi che provengono dall'estero eravamo un po’ scettici all’inizio, considerando che l’approccio svedese era così diverso dagli altri paesi europei.

Al tempo stesso, ci siamo sempre sentiti al sicuro. Seguendo le statistiche sembra che la situazione svedese non sia peggiore di molti altri paesi. Certo, la Danimarca ha chiuso frontiere e ha molti meno casi, ma tutto sommato, finora in Svezia la situazione sembra sotto controllo.

Il sistema sanitario si è preparato all'emergenza che è partita da Stoccolma e si sta espandendo nel resto della nazione, e sono stati creati posti supplementari negli ospedali in caso di necessità

Il governo svedese dà fiducia al ministero della salute che tramite l'epidemiologo Anders Tegnell ogni giorno comunica lo stato della situazione. Il fatto che le decisioni vengano prese da chi è professionalmente capace, dà fiducia.

Eri in contatto con famigliari e amici in Ticino? Percepivi una differenza fra le vostre esperienze?

Io e la mia compagna siamo in contatto regolare con i nostri famigliari e amici in Ticino. La differenza è chiara.

La nostra vita non è cambiata molto, e la maggioranza delle persone qui seguono le raccomandazioni. Considerando il caso italiano, il Ticino penso abbia reagito bene e applicato le restrizioni necessarie.

Al tempo stesso, questo ha creato un senso d'incertezza e insicurezza che qua in Svezia non abbiamo vissuto, o perlomeno non così forte. Mi sembra ci sia stata molta più preoccupazione in Ticino rispetto a qui.
 
Com'è la situazione adesso lì? Conosci qualcuno che si è ammalato?
 
La situazione qua è come qualche settimana fa. Abito al Sud, e qui il “picco” è previsto nelle prossime settimane. È probabile che lavorerò da casa ancora un po'.

Conosco diverse persone che hanno avuto sintomi simili a quelli del covid, ma non sono state testate. Io stesso ho avuto febbre per diversi giorni, ma non sono mai stato testato. Sono rientrato in ufficio 15 giorni dopo la scomparsa dei sintomi.

Insomma, si fa il possibile per evitare di contagiare gli altri. I tamponi vengono fatti solo in casi critici.

Quali i prossimi step?

Una cosa è certa. Si parla tanto di ritorno alla normalità. E questo vale anche qui. L'ufficio, i viaggi all'estero, le strette di mano e gli abbracci, l'essere in contatto con altri è certamente qualcosa che manca. 

Quella strategia che continua a far discutere

Non chiudere nulla per permettere alla popolazione di sviluppare un'immunità di gregge che, sulla lunga distanza, permetterà di ridurre in maniera sensibile il numero di vittime senza strascichi sull'economia.

È questa a strategia svedese: «Sarà una maratona» ha recentemente ribadito il premier Stefan Löfven, ma gli scettici riguardo a questo approccio non sono mancati, con una lettera aperta al governo firmata da 2'000 specialisti che però è stata ignorata.

Stando a uno studio dell'Università di Oxford, che ha analizzato i decessi dell'ultima settimana, attualmente la Svezia avrebbe il maggior numero di morti di Covid-19 pro capite per giornata al mondo con 6,25 per milione di abitanti.

Per fare un paragone: nel Regno Unito è 5,75 in Italia 3. Il totale dei morti si attesta attorno ai 3'800 per una nazione con poco più di 10 milioni di abitanti e relativamente pochi casi positivi e – in parte – già al di là del picco.

Un recente test sulla popolazione della capitale ha svelato un tasso di anticorpi al virus nel 7,3% degli analizzati «lievemente più basso di quanto stimato», ha confermato l'epidemiologo Tegnell ai media, ribadendo: «siamo in linea con le previsioni». Per capire se la scelta svedese sarà stata quella giusta, in ogni caso, sarà necessario aspettare.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 3 anni fa su tio
Che storia... :-]

miba 3 anni fa su tio
@Karen Carling Addirittura 44%??? Ti saremmo tutti grati se ci spiegassi come sei arrivato/a a questa percentuale :):):). Calcolatrice coreana? L'uccellino del bosco? O magari il mago Otelma? :):):)

miba 3 anni fa su tio
Popolazione Svezia: 10'230'000 abitanti. Numero di decessi in Svezia: 3'871, alias lo 0, 037% della popolazione. Se vale quanto ha affermato il BAG, e cioè che solo una persona su 10 delle persone decedute era perfettamente sana (10%) ne risulta che la Svezia ha avuto un tasso di mortalità dovuto ESCLUSIVAMENTE al covid19 dello 0, 0037%, cioè 1 decesso ogni 2000 abitanti. Una cosa mi sembra evidente: forse sarebbe stato più corretto chiamarlo fakevirus, bufalavirus, virus dei boccaloni o isteric-virus.....

streciadalbüter 3 anni fa su tio
Gli svedesi fanno bene a lasciar morire gli anziani:anzi io sono dell`opinione che gli anziani bisognerebbero eliminarli gia`da piccoli.

Nilo221 3 anni fa su tio
https://youtu.be/XkeqBTyFXK0

bledsoe 3 anni fa su tio
Risposta a Nilo221
Cosa c'entra sta spazzatura?

Tato50 3 anni fa su tio
Beh, se avere il maggior numero di morti in rapporto alla densità della popolazione, questa scelta qualche dubbio me lo crea !

Sandokan85 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
I miei dubbbi nascono perchè questa notizia dei morti in Svezia, tra l'altro copiata e tradotta, nn è contestualizzata con la piramide dell'età della popolazione. È disinformativo contare i solo i morti, se non si informa che la Svezia ha più anziani di altri paesi. L'età media dei morti, sarebbe molto più indicativo. Ad esempio negli USA il covid 19 uccide anche più giovani, perchè hanno più obesi e la sanità privata. Sacro Santo il suo dubbio, ma a me viene un dubbio ancora piu forte quando le notizie sono volutamente fuorvianti e volutamente truccate. Inoltre questa "pandemia" è uno stato di emergenza dittatoriale, il che significa che là come in Svizzera il protocollo prevede di non curare anziani di case per anziani e andicappati gravi. Essendo la Svezia un paese che faceva molto per loro, hanno un tasso più alto di persone" fragili" assistite!

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Sandokan85
Può darsi che la sua teoria regga e gli anziani siano la parte preponderante dei decessi avvenuti. Infatti non avevano l'obbligo di stare in quarantena ma solo un consiglio a non uscire. Non avere cifre che confermino questa tesi si può interpretare in qualsiasi modo e cioè che gli anziani sono i più colpiti. La tendenza a non far rimarcare l'età dei deceduti porta a conclusioni che magari sono errate. L'esempio lo abbiamo nei Grigioni dove dopo diverso tempo le cifre dicono che la maggioranza dei deceduti aveva un'età tra i 50 e 59 anni !!

Maxy70 3 anni fa su tio
"Permettere alla popolazione di sviluppare un'immunità di gregge..", Ergo: selezione naturale, i deboli muoiono e i forti sopravvivono. Non mi giunge nuova: “La conservazione dell'esistenza razziale dell'uomo promuove la vittoria dei migliori, dei più forti" ADOLF HITLER Ma nei Paesi civili, i più deboli dovrebbero essere particolarmente protetti e tutelati, o sbaglio?

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
Scusami, ma come debunker non vali proprio nulla!

Pongo 3 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
Maxy70 mai sentito parlare di un certo Darwin?

Maxy70 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
Tu comincia a esprimerti in italiano, non ho mai voluto essere un "debunker"... io scrivo la mia opinione, tu scrivi la tua e vediamo cosa vali...

miba 3 anni fa su tio
Vi è una differenza abissale tra un contagio da virus ed un contagio di panico ed isteria. Il coglionevirus ha inoltre dimostrato una cosa: quanta gente da credito alle pagliacciate dei media (non parliamo poi di Mediaset...) senza tuttavia prendere la calcolatrice (app generalmente già preinstallata negli smartphone) per arrivare alla conclusione che il tasso di mortalità EFFETTIVO dovuto al covid19 è del 1-2 per mille. Concordo inoltre con Viperus: in italiano si dice confinamento e non lockdown. Buona giornata a tutti :)

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a miba
Per la Svezia siamo al 6,25 per milione con il tasso di morti più alto in rapporto alla popolazione. Quindi sul "fatelo da voi" qualche dubbio può sorgere-;)

ziopecora 3 anni fa su tio
il nostro connazionale vive in Svezia e non ha idea di quello che succede... Lui si sente al sicuro dove il tasso di mortalità è il più alto al mondo. L'ha capì tutt... Ma anche noi in Ticino abbiamo un tasso più alto di quello della Lombardia. Semplicemente il sistema sanitario non è collassato perché abbiamo più ospedali per numero di abitanti. Ma le nostre autorità, malgrado circa 3 settimane di vantaggio rispetto all'Italia, sono riuscite a far peggio di loro. Poi qui tutti convinti che ha funzionato tutto...

BRA_Zio 3 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
D'accordissimo anche con te. Il ritardo è stato deleterio. E quel mezzo liberalismo un po svedese, mascherine solo raccomandate, spostamenti possibili, hanno alzato il tasso contagi.. Poi è vero che in certi posti ha colpito più che in altri ma questo nemmeno i virologi riescono finora a spiegarlo. (Bergamo, Brescia, Lodi...)

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a BRA_Zio
Ha colpito di più laddove è stato deciso di contraffare le morti imputandole tutte al Covid; è per questo che i virologi non sanno spiegarselo, sono stati presi per il chiulo, proprio come è accaduto a te. Vedrai che poi la verità verrà a galla, ma come sempre accade ... verrà a gallo in ritardo.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
Caso "eternit" docet!

BRA_Zio 3 anni fa su tio
Risposta a Mag
Spiegati. E bene.

Viperus 3 anni fa su tio
Ancora ad usare quelle inutili parlate americane...lokdaun...esiste anche una parola italiana per quello sapete? Oppure credete di essere più intelligenti a scrivere in americano?

streciadalbüter 3 anni fa su tio
Si,sicuri di morire.

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a streciadalbüter
... di paura.

Findus 3 anni fa su tio
beh l'approccio nordico é quello di sbattersene un pò, ma questo non lo scopriamo oggi. Al contrario di quello maternalista del sud. Ma il fatto che l'intervistato stesso abbia avuto l'influenza in questo periodo e nessuno l'abbia testato é tutto dire. E`oggettivamente impossibile che sia stato altro che il covid. Poi si può anche gestire le statistiche alla russa e dire che non é morto nessuno. Lezioni da dare comunque non ne ha nessuno. neanche la Svezia

BRA_Zio 3 anni fa su tio
Risposta a Findus
Sono pienamente d accordo. Aggiungo che a mio parere in moltissimi hanno fatto il covid molti più di quanti le statistiche mediche dicono (max 10% della Svizzera). Poi il fatto che il tasso della mortalità sia molto alto rispetto alla popolazione dice il resto...

Mag 3 anni fa su tio
Risposta a Findus
La Russia non ha alcun motivo di falsificare le statistiche dei morti imputandole falsamente al Covid.
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