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CANTONEIl Governo approva una serie di nuove misure valide fino al 26 aprile

16.04.20 - 17:23
Queste riguardano strutture turistiche, attività di cantiere e le altre industrie
tipress (archivio)
Queste riguardano strutture turistiche, attività di cantiere e le altre industrie

Un allentamento delle restrizioni, ma molto cauto. È quanto annunciato questo pomeriggio in occasione del consueto incontro informativo con il Consiglio di Stato e lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta (SMCC). Il Governo ha infatti approvato una serie di disposizioni (che precedono la prima tappa delle tre fasi per il ritorno alla normalità rese note oggi dal Consiglio federale) valide per le attività economiche dal 20 al 26 aprile 2020.

Strutture turistiche - Tutte le strutture turistiche ricettive rimangono chiuse ad eccezione degli alberghi che dispongono di un'autorizzazione alla gerenza per un numero superiore a 50 persone e dei campeggi, che possono continuare a esercitare solo per accogliere personale legato alle attività inerenti alla gestione dell'emergenza. Questo a patto di:
— non accogliere contemporaneamente più di 50 persone (personale incluso);
— garantire le norme igieniche accresciute e di distanza sociale fra ogni avventore, sia seduto sia in piedi; limitare l'eventuale servizio ristorazione all'interno della propria struttura ed esclusivamente per i propri ospiti;
— non aprire il bar e altri servizi quali aree fitness, spa, ecc.

Attività di cantiere sospese - Le attività di cantiere restano sospese. Nel rispetto delle norme igieniche accresciute e di distanza sociale sono permesse: attività sui cantieri all'aria aperta o al coperto, svolte da 10 o meno persone oppure attività di lavorazione ed estrazione della pietra naturale svolte da 10 o meno persone. Lo SMCC potrà concedere deroghe nel caso in cui esista un'urgenza o preminente interesse pubblico.  

Autorizzazione per le altre industrie - Fatte salve le industrie della filiera socio-sanitaria, chimico-farmaceutica, medicale e alimentare, le altre industrie che intendono impiegare contemporaneamente oltre il 50% del personale attivo a regime ordinario devono, se superano i 10 dipendenti impiegati contemporaneamente, chiedere un'autorizzazione allo SMCC per attività non procrastinabili o di interesse pubblico. La direzione dell'azienda vigilerà sul rispetto delle disposizioni.

 

17:58

Merlani sui lavoratori che vivono con persone a rischio: «Per le persone ad alto rischio l'ordinanza prevede una serie di misure particolari: o lavorano da casa o restano a casa percependo lo stipendio. La legge non prevede nulla per le persone a contatto con soggetti a rischio. Mi auguro ci sia sempre la possibilità di offrire il lavoro da casa anche a chi è in contatto con persone vulnerabili». 

17:56

Quindi la domanda di Tio: Nei fine settimane i presidi sul territorio effettuano un numero inferiore di tamponi? Merlani: «Non siamo più in una fase di ristrettezza di test. Ci sono gli studi medici e i picchetti. I check point non sono aperti i sabati e domenica. Il test ha delle indicazioni chiare. È necessario quando vi sono segni gravi di malattia. Se non c'è il check point ci sono pronto soccorso e medici di picchetto. Non dovrebbe essere una difficoltà particolare farlo durante il weekend».

 

 

 

17:51

Sulla scuola e riapertura l'11 maggio anche in Ticino, Manuele Bertoli (direttore DECS): «Il sistema scolastico è cantonale. Il diritto superiore ha ordinato di tenere le scuole chiuse e per noi, ora, è importante sapere che fino all'11 maggio la scuola a distanza deve continuare. Venisse confermata questa decisione toccherà al nostro cantone fare valutazioni per il Ticino. Dovremo iniziare un approfondimento su questo discorso e lo faremo con delle consultazioni fra comuni, genitori e insegnanti. Ricordiamo che far rispettare delle disposizioni in una scuola è difficile».

17:46

Vitta sulla possibilità di prolungare la finestra di crisi oltre al 27 aprile: «La finestra di crisi sottostà a situazioni particolari e non è scontato che venga concessa anche se richiesta. Questo sarà un aspetto che valuteremo nei prossimi giorni».

17:44

Arriva quindi il momento delle domande

17:43

Merlani: «Le persone vulnerabili devono ancora restare protette dalla società. La mia guarigione non deve essere presa come un segnale di banalizzazione della malattia. La fortuna di uno non vuol dire che vada sempre bene. Lo dimostra il numero dei decessi. Sarà fondamentale nelle prossime settimane proseguire con quanto fatto. Igiene e distanza sociale sono fondamentali per riavere una vita un po' più normale di adesso». 

17:41

Merlani: «I tempi in terapia intensiva sono lunghi. Abbiamo sicuramente ancora una decina di giorni prima di un riaumento dei casi. Dovremo seguire da vicino questa situazione e modulare tutte le attività in base a questo andamento». 

17:40

Il medico cantonale Giorgio Merlani: «Ringrazio per tutti gli auguri di pronta guarigione che mi sono giunti e mi hanno fatto molto bene. Sto bene, ma resto a casa per non rischiare di essere ancora contagioso. Negli ultimi giorni oramai i numeri di nuovi casi è minimo e costantemente sotto cento, e da più di una settimana sotto i 50. Andremo avanti per settimane e mesi con numeri molto piccoli e costantemente decrescenti. Le misure che vengono riallentate porteranno un po' a una nuova accelerazione nella trasmissione, sarà fondamentale non dimenticare quanto imparano negli ultimi mesi. Grazie a quanto appreso riusciamo a tornare convivere con il virus per garantire anche attività economica e lavoro oltre che normalità».

17:35

De Rosa: «Dobbiamo restare pronti anche per il prossimo futuro, quando occorrerà valutare l'effetto dell'allentamento delle misure restrittive adottate oggi dal Consiglio federale. Se è vero che occorrono fino a 10/14 giorni per conoscere l'impatto sulle strutture sanitarie, è necessario un lasso di tempo anche per valutare le conseguenze di questo rallentamento. Lo stato di necessità ha mostrato il volto più bello di questo Ticino. Ma ci attendono settimane e mesi difficili. Dobbiamo costruirci una nuova normalità. È questa la grande sfida con la quale tutti siamo confrontati».  

17:32

De Rosa: «Dovesse esserci una nuova impennata le strutture ripristineranno la propria capacità in 48 ore. È previsto comunque un aumento dei casi positivi con l'allentamento delle misure. Quindi dobbiamo essere pronti a collaborare con il personale che sta lavorando e che ringrazio nuovamente. Questo restare a casa ci ha trasformato tutti in familiari curanti. E in alcuni casi in docenti. Un'esperienza che ci sta arricchendo molto. Con la campagna "Mi protetto e Ti proteggo" vogliamo dire che solo insieme possiamo far fronte a questa emergenza».

17:29

Il direttore del DSS, Raffaele De Rosa: «Il tasso di letalità di questa malattia rimane elevato, specialmente per gli anziani, ma anche i giovani sono a rischio. La bontà delle misure intraprese e la responsabilità dei cittadini permette di prendere un po' di fiato. L'ospedale La Carità di Locarno resterà l'unico dedicato esclusivamente ai malati Covid. Le altre strutture continuano a mantenere letti per pazienti sia Covid che non Covid. Sarà eliminato il divieto a effettuare trattamenti non urgenti. È importante che si possa tornare a un regime ordinario anche per i pazienti non Covid. Molti non si sono presentati in questi giorni per paura di contagio. Con il nuovo assetto i letti per i pazienti Covid scendono da circa 110 posti a circa 80 e quelli acuti da circa 400 a circa 220, per i meno acuti da circa 150 a 60/70 posti». 

17:23
17:22

Gobbi: «Tutto non si estinguerà né tra un a settimana, né tra un mese. La situazione migliora, ma non cambia. Dobbiamo perseverare ed avere pazienza. Non abbassiamo la guardia».

17:22

Gobbi: «I controlli continueranno ad essere eseguiti. Anche ai valichi di frontiera. Le barriere di controllo rimarranno alte, soprattutto sui flussi in transito».

17:20

Il Direttore del DI Norman Gobbi: «La normalità è ancora lontana. È ancora limitata la mobilità delle persone. La prudenza deve continuare ad essere presente in tutti noi. Dobbiamo evitare spostamenti non necessari. Non dobbiamo andare in giro senza uno scopo. La pazienza salva delle vite umane e ci permette di poter godere e meglio capire questo momento storico e particolare in cui ci troviamo. Non buttiamo alle ortiche quanto fatto in questi giorni. Ogni azione ha una cause, ma anche un effetto. Quello che compiamo oggi lo vedremo tra 10 giorni come effetto sulla curva che siamo riusciti ad appiattire tutti assieme. Il sistema sanitario è comunque sotto pressione.»

17:17

Vitta: «Che questo possa essere uno stimolo per assaporare i valori della nostra esistenza e avere cura di noi e degli altri. Sono certo, uniti ce la faremo».

17:16

Vitta: «Siamo responsabili l'uno dell'altro e della salute che va tutelata. A ben guardare questa situazione difficile ci ha resi più forti, uniti e solidali. Ci ha resi più rispettosi l'uno dell'altro. Ci ha resi più attaccati alla nostra terra, che impareremo ad apprezzare e riscoprire soprattutto nel periodo estivo. "Il sole arriva sempre come ricompensa dopo la pioggia", ha scritto Sepulveda, morto oggi».

17:14

Vitta: «In poco tempo abbiamo dovuto rallentare il ritmo delle nostre vite. Abbiamo dovuto abbandonare la frenesia della nostra vita quotidiana. Abbiamo dovuto prenderci cura di noi stessi, degli altri e della collettività. Abbiamo dovuto mettere al primo posto la salute. Il ritmo delle nostre vite si è fatto più lento. Ci stiamo abituando a una normalità che non sarà più quella di prima. Dovremo vivere con un ritmo più lento e prestare attenzione alla distanza sociale e alle norme igieniche. Il virus resterà presente tra di noi e ci dovremo convivere fino alla creazione di un vaccino».

17:11

Vitta legge quindi punto per punto le misure riguardanti le strutture turistiche, le attività di cantiere e le altre industrie sopra esposte.

17:07

Vitta: «Vietato lo svolgimento di manifestazioni pubbliche o private, incluse quelle sportive. Le strutture chiuse: negozi, mercati, locali notturni ed erotici. Strutture per il tempo libero quali palestre piscine e centri benessere o stazioni sciistiche. Strutture che offrono servizi con contatto corporeo».

17:05

Vitta:«Anche per la prossima settimana il Canton Ticino ha ottenuto una finestra di crisi. Unico cantone a beneficiare di questo statuto particolare. Quindi avremo misure più restrittive rispetto al resto della Svizzera».

17:04

Vitta: «Da lunedì l'amministrazione cantonale continuerà a regime ridotto fino al 26 aprile. L'accesso agli sportelli è regolato su appuntamento». 

17:03

Il Presidente del Consiglio di Stato Christian Vitta: «Misure che continuano l'azione di contenimento del Coronavirus. I dati sono positivi. Gli sforzi di voi cittadini sono efficaci e validi. Dobbiamo continuare tuttavia a mantenere il rigore nel rispetto delle misure e delle distanze sociali. Il successo dipende dall'agire di ognuno di noi».

16:49
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