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Compravano al Fox Town e rivendevano ai cinesi

CANTONE / ITALIACompravano al Fox Town e rivendevano ai cinesi

27.01.20 - 08:00
La Guardia di Finanza ha scoperto un contrabbando di capi griffati tra il 2017 e il 2018 per un valore di 1 milione di euro, senza versamento dei dazi
GDF COMO
Un cittadino cinese acquistava abiti e accessori al Fow Town e li portava in Italia senza dichiararli.
Un cittadino cinese acquistava abiti e accessori al Fow Town e li portava in Italia senza dichiararli.
Compravano al Fox Town e rivendevano ai cinesi
La Guardia di Finanza ha scoperto un contrabbando di capi griffati tra il 2017 e il 2018 per un valore di 1 milione di euro, senza versamento dei dazi

COMO - Entrava quotidianamente in Svizzera passando dai valichi di Brogeda e Bizzarone. Andava in un “noto centro commerciale di Mendrisio (prevedibilmente il Fox Town, ndr.) e acquistava vestiti e accessori di marca. Poi, rientrava in Italia senza dichiarare nulla in dogana. E rivendeva tutto a cittadini cinesi, su territorio italiano e all’estero. È un contrabbando per oltre un milione di euro quello scovato dalla Guardia di Finanza di Como.

La “soffiata” è arrivata tramite una telefonata al 117. Gli appostamenti in dogana hanno permesso di ricostruire i movimenti del cittadino cinese “extracomunitario” che quotidianamente, a Mendrisio, acquistava scarpe, borse, occhiali, cappotti, cinture, camicie, impermeabili, pantaloni. E ai valichi, rientrando in Italia, non dichiarava nulla, in completa evasione dei dazi e dell’Iva.

Nella sua abitazione, a Legnano (Milano), i militari hanno trovato 300 capi di Gucci, Burberry, Prada, Salvatore Ferragamo, Yves Saint Laurent, Dolce&Gabbana, Valentino, Armani e Versace. Merce per un valore di 400’000 euro, tutti acquistati nel 2018 e destinati a clienti residenti in Cina.

L’uomo, è emerso, aveva anche due complici, anch’essi asiatici. L’illecita “impresa” consisteva nell’acquisto su territorio svizzeri dei capi griffati, l’importazione in Italia senza dichiarazione doganale e la rivendita. I clienti erano connazionali residenti in Italia ma anche all’estero. A loro vestiti e accessori venivano spediti, dopo avere ricevuto un acconto di garanzia con Alipay, piattaforma di pagamento online. La merce raggiungeva la Cina anche all’interno di comuni valigie nei viaggi di ritorno in patria di cittadini cinesi, in Italia con visto turistico temporaneo.

Presso le residenze ufficiali dei tre indagati, a Montebelluna (Treviso) e Gambellara (Vicenza), la Guardia di finanza ha rinvenuto documentazione fiscale di ulteriori acquisti di merce di contrabbando, per un valore di 600'000 euro. Tutti effettuati a Mendrisio. Tra il 2017 e il 2018 lo shopping in Ticino ha raggiunto il milione di euro.

I tre cittadini cinesi sono stati denunciati per contrabbando aggravato e auto-riciclaggio.

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