Parla la vittima dell'aggressione al posteggio di Campo Marzio: «Devo ringraziare la mamma che mi ha aiutato e la polizia cantonale che è stata gentilissima»
LUGANO - «Mi sento di raccomandare a tutti voi, se bazzicate in quella zona, di tenere bene gli occhi aperti! Il parcheggio è completamente al buio e, nonostante sia pieno di auto e possa sembrare un posto tranquillo... purtroppo non lo è». È con queste parole che, a caldo, la vittima dell'aggressione avvenuta il 18 di novembre scorso, nel posteggio di Campo Marzio, descrive quanto accaduto.
«Io me la sono cavata bene, con una giacca strappata e qualche "pattone" in faccia, ma poteva andare peggio», spiega S., frontaliera e residente a Carlazzo (in provincia di Como). «Lugano è una cittadina tranquilla ma la delinquenza è ovunque!», aggiunge.
Quanto accaduto è già stato confermato dalla polizia, che al momento, attende la denuncia della donna. Quello stesso giorno, d'altra parte un fatto analogo si era verificato poco prima (in questo caso regolarmente denunciato). Anche qui, una donna è stata aggredita e le è stato rubato il cellulare. Questa volta nei pressi di Molino Nuovo.
La vittima di Carlazzo, fortunatamente, ha superato senza grandi conseguenze lo shock: «Ringrazio tantissimo quella signora con bimba che si è fermata per aiutarmi. Purtroppo non so il suo nome, ma è stata di grande supporto, soprattutto morale. Ringrazio anche tantissimo la polizia cantonale che è stata davvero disponibile e cordiale».
L'uomo, al momento, sarebbe ancora uccel di bosco. L'identikit fornito dalla vittima non offre grandi spunti. Al momento si sa solo che si tratterebbe di un uomo sulla 50ina con occhiali e che parla italiano senza particolari accenti.