Insozzati i muri delle scuole elementari di Barbengo. Gli autori? Quasi sicuramente adolescenti che lì vanno la sera per bere e fumare
LUGANO - La noia esistenziale colpisce ancora. E di nuovo tra i giovani. Ne sono un chiaro manifesto gli imbrattamenti che questa mattina sono apparsi sui muri delle scuole elementari di Barbengo, e della palestra delle medie. Scarabocchi perlopiù, sigle, e poi "simboli" tra i più banali, compreso un fallo maschile. Insomma, più che un tentativo di comunicare sembra proprio essere l'espressione di un vuoto interiore, ma soprattutto una significativa carenza di senso civico.
Un problema, questo, che affligge lo sparuto vicinato che da tempo si starebbe confrontando con gruppetti di ragazzini che nell'isituto scolastico hanno trovato un luogo dove trascorrere la sera. Tra qualche spinello e qualche bicchiere.
Un problema che indispettisce anche il vicesindaco di Lugano, Michele Bertini. «La cosa principale da fare è segnalare questi imbrattamenti alla Polizia. Esiste una banca dati dei graffiti che permette di fare dei confronti, trovare analogie, tratti comuni e quindi aiuta nel lavoro di ricerca degli autori», spiega.
Sul fatto che siano stati, quasi certamente, dei minori ad agire come vandali, aggiunge: «Di fondo c'è un problema di educazione e di mancanza rispetto della cosa di tutti. È inutile tappezzare la Città di telecamere se non c'è senso civico, controllo sociale. E prima di ogni altro, a intervenire in questi casi deve essere la famiglia».
Per Bertini una multa serve poco: «Si annoiano? Non sarebbe male mettergli un rastrello in mano. Ci sono tanti lavori socialmente utili che Lugano mette a disposizione. Se ne hanno voglia, un mercoledì o un sabato li si può mettere in condizione di non annoiarsi. Una punizione migliore rispetto a quelle che, in alcuni casi, la giustizia può dare a dei minorenni».