A preoccupare sarebbero i comportamenti di un ufficiale e di alcuni agenti
MENDRISIO - C'è qualcosa che non va all'interno del Corpo di Polizia di Mendrisio. La situazione è talmente tesa da aver spinto il Municipio ad avviare una quindicina di inchieste amministrative nei confronti di alcuni agenti.
Il motivo? Stando a laRegione, si sarebbero verificati con una certa frequenza dei comportamenti che superano di gran lunga i limiti del normale rapporto tra ufficiale e subalterno. Il problema si starebbe trascinando da diversi mesi.
Un esempio? Un licenziamento in tronco avvenuto all’inizio del mese. O ancora, una dipendente in malattia dopo quella che sarebbe stata percepita come un’aggressione verbale. Fino ad arrivare a inchieste aperte su agenti e pure su un membro del Comando. E pure all'intervento di una dottoressa del lavoro.
Già in un sondaggio anonimo, effettuato circa un anno fa, i dipendenti avevano sollevato il problema. Solo una piccola percentuale aveva riferito di vivere in un "buon" ambiente lavorativo. Il questionario, piuttosto, denunciava disparità di trattamento e scarsa valorizzazione. Da qui la decisione dell'esecutivo cittadino di assumere la consulente del lavoro. Che non sembra aver portato grandi miglioramenti.
Ed ecco come si è giunti alla quindicina di inchieste amministrative nei confronti degli agenti. E pure a carico di un responsabile del Comando per comportamenti e ordini discutibili, fino (a quanto pare) a vere e proprie vessazioni. L'ufficiale non solo avrebbe chiesto di effettuare commissioni private durante l'orario lavorativo, ma avrebbe usato l'auto di servizio come se fosse un taxi, avrebbe chiesto di non far figurare alcuni straordinari e sarebbe arrivato persino a compiere atti di nonnismo.
A tal proposito, sul tavolo del Municipio si trova un'interrogazione firmata da Davide Rossi e Davina Fitas (PPD) che chiede lumi proprio sullo stato di salute del Corpo della Polizia comunale ponendo i seguenti interrogativi: