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CANTONEDoping: «In Ticino c’è chi si è iniettato dosi per cavalli e chi è morto»

26.09.19 - 09:59
Il farmacista cantonale sulle sostanze dopanti in ambito sportivo: «Il problema principale? L’uso da parte dei non professionisti. Comprano sul mercato nero e non sanno nemmeno cosa si iniettano»
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Doping: «In Ticino c’è chi si è iniettato dosi per cavalli e chi è morto»
Il farmacista cantonale sulle sostanze dopanti in ambito sportivo: «Il problema principale? L’uso da parte dei non professionisti. Comprano sul mercato nero e non sanno nemmeno cosa si iniettano»

LUGANO - La morte di un atleta legato al mondo del bodybuilding ha riaperto l'annosa questione dell'uso di farmaci negli ambienti sportivi. Nonostante non sia ancora stato reso noto l'esito dell'autopsia sul corpo del 23enne, deceduto poche ore dopo una gara di culturismo, l'opinione pubblica ha puntato il dito contro l'uso indiscriminato del doping. 

La tematica in realtà non solo è molto complessa, ma riguarda anche i semplici atleti amatoriali, come spiega il Farmacista cantonale Giovan Maria Zanini che, fino al 2012 (data dalla quale la palla è passata nelle mani dell'Agenzia Nazionale Antidoping), si è occupato attivamente della prevenzione e contrasto al fenomeno del doping in Ticino. 

«Purtroppo assistiamo a due fenomeni paralleli. Da una parte c'è l'uso da parte dei professionisti. Un problema, tra virgolette, minore. Queste persone, spesso, possono contare sull'appoggio di personale specializzato. Corrono ovviamente dei rischi, ma sono più controllati. Negli atleti amatoriali la preoccupazione è maggiore. Siamo nel campo del fai da te, dell'uso artigianale di medicamenti  comprati su internet, sul mercato nero». 

Di che tipo di prodotti parliamo?
«Sono di fabbricazione completamente illegale. Contraffazioni di medicamenti che non rispettano mai i requisiti di qualità propri dei prodotti farmaceutici. Con tutta una serie di rischi legati quindi alla composizione del farmaco. Ma non solo. In questi casi c'è da preoccuparsi persino se la fiala sia sterile o meno. Il rischio? Dalle infezioni a situazioni ben più gravi. Se con il prodotto ufficiale il calcolo del rischio è difficile da fare, in questi casi è impossibile».

Si pensa che una "punturina" possa fare magie. In realtà dietro al doping c'è tutto un uso di altri farmaci che vanno assunti per contrastarne gli effetti collaterali...
«O per nascondere l'uso stesso. Gli anabolizzanti sono fondamentalmente dei derivati del testosterone o sostanze che lo emulano. Parliamo dell'ormone sessuale maschile, che permette al ragazzo di trasformarsi in uomo. Se una donna ne fa ricorso - un esempio lampante lo si ha andando a rivedersi le atlete dell'ex unione sovietica -, svilupperà tratti tipici dell'organismo maschile, dall'abbassamento del timbro della voce alla crescita della peluria, anche sul viso. Gli anabolizzanti influiscono sulla maturazione delle ossa e la muscolatura. Se un adolescente ne fa uso gli si bloccherà la crescita. E parliamo di un danno irreversibile. Hanno effetto sulla virilità, determinando l'atrofia dei testicoli, l'impotenza, la sterilità. Si possono riscontrare difficoltà ad urinare, perdita di capelli. Aumenta il rischio di cancro alla prostata. I più problematici sono i danni al fegato. L'esito è potenzialmente letale». 

Casi alle nostre latitudini?
«Negli ultimi 10/20 anni abbiamo riscontrato alcuni casi di amatori, in Ticino, finiti in cure intensive o addirittura morti a causa del doping. Questi farmaci, sui malati che li assumono come terapia, hanno effetti secondari che si sviluppano con una certa frequenza. Il culturista che ne fa abuso assume dosi che mediamente vanno dalle 10 alle 50 volte quelle assunte da un malato. I rischi? Non aumentano proporzionalmente, "esplodono"».

Siamo parlando di uso di sostanze controllate, prodotti farmaceutici.
«Con i prodotti illegali i rischi sono ancora maggiori. Ho visto sportivi amatoriali utilizzare anabolizzanti ad uso veterinario. Dosi da cavallo iniettate sull’uomo. Abbiamo sequestrato prodotti del genere destinati a persone normali, culturisti, ciclisti, o comunque che praticano sport di potenza e resistenza».

Come mai c’è tanta ignoranza sull’argomento?
«Non credo si possa parlare di ignoranza. Bene o male i consumatori sanno che stanno correndo dei rischi. Il problema è che in una certa situazione il raggiungimento dell'obiettivo diventa primario rispetto al proteggersi».

Come mai non si riesce a debellare questa piaga? 
«A livello legale se assumo doping non sono perseguibile. Lo sono se lo vendo, se lo prescrivo, se lo regalo. Nell'ambito delle competizioni vi sono dei controlli effettuati dalle associazioni e federazioni sportive. Alcune sono più attive, altre, evidentemente, lo sono meno».

Disposizione penali:

1 Chiunque a scopo di doping fabbrica, acquista, importa, esporta, fa transitare, procura per mediazione, smercia, prescrive, mette in circolazione, consegna o possiede prodotti dopanti è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.

2 Nei casi gravi la pena è una pena detentiva sino a cinque anni; la pena detentiva è cumulata con una pena pecuniaria.
3 Il caso è considerato grave segnatamente se lʼautore:

    • agisce come associato di una banda intesa a commettere una delle attività menzionate nel capoverso 1;
    • con una delle attività menzionate al capoverso 1 espone a un pericolo particolarmente grave la salute o la vita di sportivi;
    • procura per mediazione, smercia, prescrive o distribuisce a bambini e giovani minori di 18 anni prodotti di cui allʼarticolo 19 capoverso 3 o applica su tali persone metodi di cui allʼarticolo 19 capoverso 3;
    • realizza una grossa cifra dʼaffari o un guadagno considerevole agendo per mestiere.

4 Se la fabbricazione, lʼacquisto, lʼimportazione, lʼesportazione, il transito o il possesso sono finalizzati esclusivamente al consumo personale, il responsabile è esente da pena. 

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COMMENTI
 

gigipippa 4 anni fa su tio
Il doping andrebbe liberalizzato, e considerato come una disciplina a tutti gli effetti.

Viperus 4 anni fa su tio
Nel mondo del culturismo è prassi riempirsi di steroidi, sin dagli anni 60 c'era questa piaga e ci sarà sempre, nulla di nuovo quindi.

KilBill65 4 anni fa su tio
La pazzia pura!!!....Siringarsi queste porcherie, possono oltre che farti avere problemi cardiaci anche tumori….Ma cosa non si fa' per avere dei muscoli in piu'???.....Personalmente per il ragazzo morto mi dispiace tantissimo, il mio pensiero va ai genitori e a tutti quelli che gli hanno voluto bene!!...

Hardy 4 anni fa su tio
A me preoccupa molto di più leggere "Peggio per loro" e commenti simili, pura istigazione all'odio verso il prossimo. Direi: complimenti. Io sono contrario all'assunzione di farmaci dopanti ma intanto non si conosce ancora la causa di morte del ragazzo 23enne e a prescindere da essa bisognerebbe mostrare un po' di contegno e rispetto nei suoi confronti e della sua famiglia.

KilBill65 4 anni fa su tio
Risposta a Hardy
Condivido il tuo pensiero…..Sul rispetto dei famigliari.

Pulentaebrasaa 4 anni fa su tio
Dov'è la novità? Questa "moda" è in voga fin dagli anni 80...

Viperus 4 anni fa su tio
Risposta a Pulentaebrasaa
Anche molto prima...

sedelin 4 anni fa su tio
a me queste persone gonfiate che sembrano oranghi mi danno un senso di repulsione.

sedelin 4 anni fa su tio
Risposta a sedelin
oops: un me o mi di troppo.
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