Il tanto criticato controllo della velocità avrebbe "colpito" anche l'auto sulla quale sedeva il Consigliere di Stato. Ma a guidare era il suo autista
BELLINZONA - Ci sarebbe anche un nome "celebre" tra i 160 finiti nel blitz del radar di Camorino, lunedì. Tra le auto pizzicate a viaggiare oltre i 50 chilometri orari consentiti c'era pure l'auto di Stato sulla quale viaggiava Norman Gobbi, guidata dal suo autista.
Ironia della sorte il Direttore del DI è stato tra i più attaccati sul web dopo la pubblicazione del video che mostrava la solerzia con la quale il rilevatore della velocità fotografava gli automobilisti dal piede pesante (quasi una decina in poco più di un minuto).
Proprio per difendersi dagli attacchi, il Consigliere di Stato, ieri sera, aveva precisato di non avere nulla a che fare con il controllo in questione: «L’ho già detto più volte: 3 controlli radar su 4 sono effettuati dalle Polizie comunali», ha sottolineato con un post su Facebook.
«Anche il controllo radar di cui si parla tanto oggi è stato effettuato da una Polizia comunale, nello specifico da quella di Bellinzona - ha aggiunto -. È evidente che in questo caso lo scopo preventivo è quantomeno discutibile. Questo modo di agire sarà sicuramente oggetto di un approfondimento anche politico con le parti interessate, e non solo in seno alla piattaforma di coordinamento tra Polizia cantonale e polizie comunali».
Quindi non ha mancato di «rinfrescare la memoria» a chi lo accusa di essere «lo spietato manovratore dei radar». «Nel 2018 la Polizia cantonale ha effettuato 427 controlli mobili, le Polizie comunali 1'188; laddove i radar della cantonale hanno “pizzicato” il 2% degli automobilisti transitati mentre quelli delle comunali ben il 27%!». Nel dato aggiornato di quest'anno, tra queste comparirà anche quella sulla quale viaggiava Norman Gobbi.