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LUGANOPredava la figliastra in salotto, davanti alla tv

04.09.19 - 10:35
Un sessantenne ticinese a processo davanti alle Assise criminali per ripetuti atti sessuali su una minorenne. I reati avvenivano in casa, mentre la moglie era assente
Tipress (archivio)
Predava la figliastra in salotto, davanti alla tv
Un sessantenne ticinese a processo davanti alle Assise criminali per ripetuti atti sessuali su una minorenne. I reati avvenivano in casa, mentre la moglie era assente

LUGANO - Un crescendo di atti sessuali nei confronti della vittima minorenne iniziato nel novembre 2016 e protrattosi fino all’agosto 2018. È una cronaca di violenze con oggetto la figliastra quello ricostruito stamane in aula penale a Lugano dove un 60enne viene processato davanti alla Corte delle assise criminali di Locarno. Nei suoi confronti sono contestati i reati di atti sessuali con fanciulli, ripetuti; coazione sessuale, ripetuta; atti sessuali con persone incapaci di discernimento o inette a resistere. Quest’ultimo reato rinvia al fatto che gli atti sono stati compiuti anche mentre la vittima dormiva.

L’uomo, difeso dall’avvocato Chiara Buzzi, rischia una pena minima di 5 anni. Almeno è questo il minimo che intende chiedere il titolare dell’inchiesta, il procuratore pubblico Nicola Respini. Nell’atto d’accusa è riassunto un crescendo di perversioni che l’uomo ha compiuto in quasi un biennio. Tutto avveniva all’interno dell’abitazione, mentre la moglie e un’altra figlia erano assenti. Almeno in 12/14 occasioni secondo la vittima, addirittura 16/17 secondo l’imputato. La prima volta, nel novembre 2016, durante la pausa di mezzogiorno, mentre guardava la tv con la figliastra, sdraiati sul divano in salotto. Una scena che si ripete più volte, con l’uomo che accarezza la ragazza nelle parti intime, alcune volte si masturba e la masturba, arrivando anche a congiungersi carnalmente (mentre la giovane era addormentata). A nulla sono valsi i continui tentativi della ragazza di resistere al patrigno: «Basta ora!», «smettila», «vai via», sono le sue parole riportate nell’atto d’accusa. In un’occasione la giovane lo colpisce anche al basso ventre. In altre si ribella bloccandolo e allontanandogli le mani. Ma tutto è inutile. 

Il processo si è aperto stamattina con l’interrogatorio dell’imputato da parte della giudice Francesca Verda Chiocchetti.

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