Cerca e trova immobili

CANTONE/ITALIARitrovamento del missile: «È un caso molto raro, quanto grave»

15.07.19 - 22:38
L'esperto Lorenzo Vidino commenta quanto scoperto dalle autorità italiane durante un’indagine contro i gruppi oltranzisti di estrema destra
Foto Polizia
Ritrovamento del missile: «È un caso molto raro, quanto grave»
L'esperto Lorenzo Vidino commenta quanto scoperto dalle autorità italiane durante un’indagine contro i gruppi oltranzisti di estrema destra

BISSONE/TORINO - È stato definito da tutti un fatto incredibili, raro, quanto grave, il ritrovamento di un missile aria-aria - disarmato, ma perfettamente funzionante - in un hangar situato nel Pavese, vicino all'aeroporto di Rivanazzano Terme. Sono stati fermati tre uomini. Due persone - tra cui uno svizzero di 42 anni residente a Bissone - sono finite ai domiciliari. 

L’operazione è il risultato di un’indagine contro i gruppi oltranzisti di estrema destra che orbitano su Torino. «Esiste un mercato delle armi e non è raro che i circoli di estrema destra siano armati - ha spiegato a 20 Minuten l’esperto di terrorismo alla George Washington University Lorenzo Vidino - ma è molto raro che venga comprato un razzo nell’Europa occidentale. Anche per i combattenti dell’Isis sarebbe molto insolito».

In merito al cittadino svizzero coinvolto - ovvero il titolare della società che possiede l'hangar - Vidini non ha informazioni, ma secondo la polizia sarebbe coinvolto nelle operazioni. «Non ho idea di come sia entrato in possesso del razzo, che si dice arrivare dalle forze armate del Qatar. Questo può essere fatto su internet, ma anche attraverso i contatti personali».

L’esperto si dice fiducioso in merito al lavoro delle autorità italiane. «Il caso ricade nell’ambito dell’anti-terrorismo. La legge sul terrorismo in Italia è abbastanza severa, per ragioni storiche. La polizia italiana ha molta esperienza con il crimine organizzato e lavora in modo efficiente. L'arresto dei tre uomini - ha concluso Vidino - è la punta dell'iceberg, che nasconde una grande rete. È importante portare tutto a galla».

Il responsabile dell’anti-terorrismo italiano, Eugenio Spina, ha spiegato che al momento non si hanno informazioni che possano far pensare a un progetto sovversivo. In alcune telefonate sarebbero stati intercettati i tentativi di vendere il missile aria aria da guerra di fabbricazione francese per circa 470mila euro. La Repubblica spiega che fra i potenziali acquirenti c'era anche il funzionario pubblico di un paese straniero che si era dimostrato interessato, ma pretendeva la documentazione sull'acquisto della bomba.

Nelle ultime ore sono arrivate due precisazioni. Il prefetto della polizia di Torino, Giuseppe De Matteis, ha spiegato che i tre uomini fermati non sembra abbiano contatti con i combattenti in Ucraina, come era stato ipotizzato in un primo momento. Inoltre il gruppo di estrema destra Forza Nuova ha voluto sottolineare di non avere nulla a che fare con questo fatto.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE