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AVEGNO-GORDEVIOIl Cantone conferma: casi di polmonite atipica in Valle Maggia

03.06.19 - 15:04
L'Ufficio del veterinario cantonale ha ordinato alcune misure per ridurre il rischio d'infenzione. Vietata la vendita di formaggio a base di latte crudo
TiPress - foto d'archivio
Il Cantone conferma: casi di polmonite atipica in Valle Maggia
L'Ufficio del veterinario cantonale ha ordinato alcune misure per ridurre il rischio d'infenzione. Vietata la vendita di formaggio a base di latte crudo

AVEGNO-GORDEVIO - Era stato annunciato ed è prontamente arrivato il comunicato del Cantone (DSS) sui casi di polmonite atipica in Valle Maggia - anticipati da Tio.ch -, causati dal batterio Coxiella burnetii, trasmesso alle persone attraverso capre infette.

Misure sugli animali - L’Ufficio del veterinario cantonale comunica di avere ordinato una serie di misure volte a ridurre al minimo il rischio d’infezione: la vaccinazione di tutti gli animali delle aziende interessate, il divieto di movimentare gli animali verso altre aziende (ad eccezione degli alpeggi), oltre a un’accurata pulizia e disinfezione delle stalle e di tutte le apparecchiature venute a contatto con gli animali.

Niente latte e formaggio - Sebbene la trasmissione attraverso il latte rappresenti un «rischio molto basso», in collaborazione con il Laboratorio cantonale, è stato ordinato il divieto di vendita del formaggio a base di latte crudo prodotto presso i caseifici con animali o latte di mescolanza positivi alla Coxiella, nonché l’obbligo di pastorizzazione del latte per le prossime produzioni.

Informativa ai medici - «Come mai il veterinario cantonale non ha informato tempestivamente tutta la popolazione ticinese?», chiedono alcuni sui social, in seguito all’anticipazione della notizia da parte di Tio.ch. «Non essendo una malattia a dichiarazione obbligatoria da parte dei medici - si legge nel comunicato -, l’Ufficio del medico cantonale ha emesso un’informativa ai medici della valle e alle strutture sanitarie della regione affinché la malattia sia prontamente riconosciuta di fronte a un quadro clinico sospetto, in pazienti con una storia di contatti o vicinanza con capre».

La febbre Q - La Febbre Q è una zoonosi, cioè una malattia che si trasmette da animali a uomo. Nella maggior parte delle persone il decorso dell’infezione è asintomatico o presenta sintomi lievi simili a un’influenza. In alcuni casi si possono sviluppare «sintomi acuti» come aumento improvviso della febbre, brividi, dolori ai muscoli, alle articolazioni e mal di testa e sono possibili complicazioni come la polmonite. In presenza di sintomi è indicata una terapia antibiotica.

L’effetto sugli animali - Negli animali la Coxiellosi può colpire ovicaprini e bovini, ma anche ungulati selvatici e altri animali. Il decorso è spesso privo di sintomi evidenti, però gli animali possono avere problemi di fertilità e aborti.

Dagli animali all’uomo - La trasmissione dall’animale alle persone avviene in modo preponderante attraverso l’inalazione (aerosol) dei batteri presenti nelle placente di animali infetti che hanno abortito o partorito normalmente. I più colpiti sono quindi i veterinari e i detentori di questi animali.

Problema “isolato” - Il DSS - che parla di «alcuni casi di polmonite atipica in persone» - precisa che «la collaborazione tra l’Ufficio del medico cantonale e l’Ufficio del veterinario cantonale ha permesso di individuare alcune aziende detentrici di capre che sono all’origine dell’infezione nelle persone nella bassa Vallemaggia». Le persone infettate «hanno tutte avuto contatti più o meno stretti con capre». Il verificarsi dei casi, viene ancora indicato, è stato favorito dal «clima secco e ventoso degli scorsi mesi».

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