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CANTONE/CONFINEIl "sacrestano passatore": «Un errore. Ero a far benzina e sono finito in cella»

12.05.19 - 16:39
Fermato al valico di Novazzano giovedì e rilasciato il giorno successivo a Chiasso, Jude Winson Swakeenpillai racconta la sua versione dei fatti
Ti-Press
Il "sacrestano passatore": «Un errore. Ero a far benzina e sono finito in cella»
Fermato al valico di Novazzano giovedì e rilasciato il giorno successivo a Chiasso, Jude Winson Swakeenpillai racconta la sua versione dei fatti

CHIASSO - Sono state ore terribile per Vincenzo, nome italiano di Jude Winson Swakeenpillai, originario dello Sri Lanka. Il 48enne - che a Uggiate Trevano fa il sacrestano, il giardiniere e aiuta nella casa di riposo - è stato fermato al valico di Brusata a Novazzano giovedì alle 5.30, mentre parlava con alcuni connazionali. Le Guardia di confine lo hanno trattenuto per infrazione della Legge federale sugli stranieri. Il sospetto è che stesse aiutando qualcuno a far entrare i migranti in Svizzera.

In Svizzera a far benzina - «Mi hanno arrestato - ha spiegato a La provincia - ma non ho fatto niente, è stato un errore».  Sposato e padre di tre figli, il 48enne si era recato a far benzina quella mattina presto, perché aveva diversi lavori da fare. «Sono andato oltre confine per risparmiare… Lì ho incontrato dei connazionali e abbiamo iniziato a parlare, come si usa fare, mi hanno spiegato che lavorano in Svizzera. Parlavano in lingua Tamil. Quando sono ripartito a venti metri dal confine mi hanno fermato». L’uomo ha spiegato che si è ritrovato subito in manette, le guardie gli avrebbero chiesto cosa stesse facendo con i connazionali, se stessero preparando un’altra rapina e dove avessero messo la refurtiva.

Da rapinatore a passatore - Dopo Novazzano, Mendriso, Chiasso e Lugano sono state le prossime tappe della sua disavventura. «Ogni volta perquisizioni e interrogatori. Da rapinatore sono passato a passatore, firmavo carte su carte e non capivo nulla. Mi hanno sequestrato tutto, mi chiedevano come mai avessi così tante monete, ma a me servono, ad esempio al casello, e loro non ci credevano». All’uomo è stato dato un avvocato d’ufficio che gli ha spiegato che lo avrebbero trattenuto.

Jude Winson Swakeenpillai ha poi raccontato di aver passato la notte in cella e di essere stato liberato il giorno successivo. «Sono stato lasciato in dogana a Chiasso con altre persone, mi hanno detto "vai", ma mi avevano sequestrato tutto... auto, telefono e soldi... Ho camminato fino a casa, salvo un breve passaggio su un bus». Alle 17.30 ha riabbracciato moglie e figli. «Ho avuto paura - ha concluso - ora spero di riavere la mia macchina, mi serve per lavorare».

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