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CANTONEAlla sbarra per la maxirissa con accoltellamento

10.04.19 - 10:14
Si è aperto oggi alle Criminali il processo per l’episodio del 21 ottobre 2017. Quattro imputati accusati di tentato omicidio intenzionale
Rescue Media (archivio)
La rissa era avvenuta nelle prime ore del 21 ottobre 2017 all’esterno della discoteca Blu Martini, in via al Forte a Lugano
La rissa era avvenuta nelle prime ore del 21 ottobre 2017 all’esterno della discoteca Blu Martini, in via al Forte a Lugano
Alla sbarra per la maxirissa con accoltellamento
Si è aperto oggi alle Criminali il processo per l’episodio del 21 ottobre 2017. Quattro imputati accusati di tentato omicidio intenzionale

LUGANO - Un giovane di origine balcanica ma cittadino svizzero e tre sudamericani. Sono i quattro imputati - di età compresa tra i 24 e i 46 anni - che oggi compaiono alle Criminali per la maxirissa con accoltellamento avvenuta nelle prime ore del 21 ottobre 2017 all’esterno della discoteca Blu Martini, in via al Forte a Lugano. Davanti alla Corte presieduta dal giudice Mauro Ermani, i quattro devono rispondere principalmente di tentato omicidio intenzionale.

Nella rissa - che aveva visto lo scontro di bande rivali di origine albanese e sudamericana - erano volati pugni, ma poi anche bottiglie. Ed erano spuntati coltelli. Erano almeno una dozzina i protagonisti. Uno di loro - il giovane che aveva tirato il primo pugno - è già stato condannato, la scorsa estate, a tre anni e mezzo di carcere.

Lo scontro avrebbe avuto lo scopo, come si evince dall’atto d’accusa, di vendicare un pestaggio avvenuto una settimana prima. Un pestaggio in cui era stato preso di mira il fratello del 24enne di origine balcanica. Per l’occasione il gruppo si era munito di una pistola e di un coltello con una lama di quindici centimetri (previste le imputazioni alternative di atti preparatori punibili di omicidio intenzionale o lesioni gravi).

Nei giorni immediatamente precedenti alla rissa la pistola era stata importata dall’Italia. E poi quel 21 ottobre era stata portata a Lugano con colpo in canna e caricatore pieno, proprio in vista dello scontro con gli albanesi. A mente dell’accusa, in aula rappresentata dal procuratore pubblico Moreno Capella, i quattro avrebbero tentato di uccidere uno o più membri dell’altra banda.

I quattro imputati sono difesi dagli avvocati Andrea Cantaluppi, Hugo Haab, Daniele Molteni ed Egidio Mombelli.

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