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CONFINEL'incubo di Ponte Chiasso, nella morsa dei Tir

02.04.19 - 11:22
Quartiere soffocato da centinaia di camion, tra clacson e gas di scarico
tipress (archivio)
Qui, ogni giorno, transitano migliaia di tir da e verso l’Europa. E i residenti ne pagano le conseguenze
Qui, ogni giorno, transitano migliaia di tir da e verso l’Europa. E i residenti ne pagano le conseguenze
L'incubo di Ponte Chiasso, nella morsa dei Tir
Quartiere soffocato da centinaia di camion, tra clacson e gas di scarico

COMO - Le differenze sono lì da vedere: da un lato un piazzale fatiscente, zeppo di buche e sporcizia. Varcato il confine asfalto liscio e pulizia. A fare il confronto è La Provincia di Como. Eppure non è questo a far arrabbiare i residenti di Ponte Chiasso, quanto piuttosto i camion in sosta notturna con motori accesi e i compressori delle celle frigorifere che continuano ad andare. Tutto questo è la realtà di Brogeda, area doganale a cavallo tra Ticino e comasco. Qui, ogni giorno, transitano migliaia di tir da e verso l’Europa. E i residenti ne pagano le conseguenze.

Chi abita a ridosso della dogana, infatti, è costretto e respirare i fumi dei mezzi pesanti e a sopportarne il rumore. Che non cessa nemmeno la notte, nonostante sul versante italiano la sosta notturna non sarebbe consentita. Nessuno, infatti, rispetta il divieto.

Come se non bastasse alle 5 di mattina si aggiungono i clacson dei camionisti che sollecitano la riapertura della dogana dovesse, quest'ultima, tardare un po'.

Un problema senza soluzione come spiega Giorgio Colato, coordinatore nazionale della Federazione autotrasportatori italiana (Fai). «Mi chiedo dove possano andare tutti quei mezzi nei giorni di pressione superiore al normale. È una questione annosa, che non ha ancora trovato soluzione, ed è davvero irragionevole, considerato che la dogana di Brogeda garantisce un gettito annuo di 600 milioni di euro allo stato italiano. È possibile che nemmeno un soldo possa rimanere sul territorio?».

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