Cerca e trova immobili

BELLINZONACaso MUS, condannati tre cittadini cechi

20.12.18 - 17:49
I reati vanno dalla truffa al riciclaggio e la falsità in documenti
tipress
Caso MUS, condannati tre cittadini cechi
I reati vanno dalla truffa al riciclaggio e la falsità in documenti

BELLINZONA - Il Tribunale penale federale (TPF) ha pronunciato le condanne nei confronti di tre uomini d'affari cechi coinvolti nella vicenda della privatizzazione dell'ex società mineraria MUS in Repubblica ceca.

A uno dei tre uomini, colpevole di truffa e riciclaggio di denaro aggravato, è stata inflitta una pena detentiva di 46 mesi e 220 aliquote giornaliere da 110 franchi con la condizionale. Un secondo è invece stato condannato a 41 mesi dietro le sbarre e 230 aliquote giornaliere da 180 franchi con la condizionale per complicità in truffa, falsità in documenti e riciclaggio aggravato.

Per il terzo invece 36 mesi di prigione, di cui 18 da scontare, e 180 aliquote giornaliere da 35 franchi. Nei confronti di tutti e tre è invece caduto il capo d'imputazione di amministrazione infedele. La sentenza non è ancora definitiva ed è dunque ancora possibile un ricorso al Tribunale federale.

Il 29 dicembre 2017, proprio la Corte di Mon Repos aveva confermato la sentenza emessa nel 2013 dal Tribunale penale federale (TPF) nei confronti di cinque imputati principali coinvolti nel caso MUS. Di questi, tre erano però stati rinviati a Bellinzona per una revisione della sentenza.

La Corte penale ha inoltre mantenuto le richieste di risarcimento a favore della Confederazione per un totale di circa 243 milioni di franchi. Questi dovrebbero tuttavia essere restituiti in futuro alla Repubblica ceca in seguito all'esito di una procedura ancora pendente.

Stando all'atto d'accusa del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), che aveva avviato un procedimento nel 2005, gli imputati avevano orchestrato dal 1997 al 2003 un'enorme sottrazione di fondi in seguito alla privatizzazione della MUS (Mostecka Uhelna Spolecnost), una delle più grandi società minerarie ceche. Le malversazioni sono state possibili grazie alla complicità di alcuni dirigenti del gruppo. Centinaia di milioni di franchi rimangono tuttora sequestrati.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE