Spab: «Il traffico di questi animali è alimentato da persone ignoranti e senza scrupoli che pur di poter sfoggiare il cagnolino nella borsetta non si interessano della provenienza»
LOCARNO - Provenivano molto probabilmente dall’Ucraina i 22 cani sequestrati lunedì in un appartamento di Locarno. I pinscher, come riferisce la Spab, sono stati importati illegalmente dall’Italia.
La segnalazione era partita da alcuni inquilini della palazzina che, disturbati dal nauseante odore e dal continuo abbaiare, hanno avvisato l’amministrazione, la polizia e la protezione animali di Locarno.
I cani erano tenuti in un appartamento completamente vuoto «e sarebbero stati quasi sicuramente venduti nel periodo natalizio a persone noncuranti della provenienza dell’animale e delle sofferenze subite, come regalo da mettere sotto l‘albero» commenta la Spab, che da anni denuncia la massiccia importazione di cani in Ticino dall’estero.
«Questo traffico è alimentato dalla domanda di cani di piccola taglia da persone ignoranti e senza scrupoli che pur di poter sfoggiare il cagnolino nella borsetta non si interessano minimamente della provenienza ma soprattutto delle sofferenze inflitte alle madri costrette, in canili lager, a partorire cuccioli come fossero cioccolatini, per poi essere eliminate in malo modo appena non più produttive».
La Società protezione animali di Bellinzona sconsiglia fermamente l‘acquisto di cani di dubbia provenienza e invita a segnalare presunti traffici.
Al piccolo pinscher cieco e con gravi malformazioni ossee la Spab ha dato il nome di Nadiya, che in ucraino significa “speranza”.