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LUGANOLicenziata sotto choc: «Ho sbagliato, ma era un anno che subivo ingiustizie»

30.11.18 - 20:51
Con la voce rotta dal pianto l'ex project manager si pente ancora per il video contro i poliziotti: «Ho perso tutto, sono stata un'ignorante».
Licenziata sotto choc: «Ho sbagliato, ma era un anno che subivo ingiustizie»
Con la voce rotta dal pianto l'ex project manager si pente ancora per il video contro i poliziotti: «Ho perso tutto, sono stata un'ignorante».

LUGANO - È con la voce rotta dal pianto che l'autrice del video "sfogo", costatole il linciaggio mediatico, risponde al telefono. Le ultime 24 ore per lei si sono tramutate in un incubo dopo che, per un post su Instagram in cui si lamentava di una multa attaccando i poliziotti svizzeri e definendoli ignoranti e razzisti, ha perso il posto di lavoro.

«So di avere sbagliato, ho fatto una ca..ata, me ne rendo conto, ma sono anche tanto altro», spiega in lacrime l’ormai ex project manager della grossa azienda, con sede nel Luganese. «Perché crocifiggermi così per un errore. Non ho mai sbagliato sul mio lavoro, mai. L’ho fatto fuori dal mio lavoro».

Dalle sue parole ciò che emerge sembra essere un sincero pentimento: «Io non ho scuse per quello che ho detto e per come l’ho detto. Sono stata un’ignorante. Per la posizione che copro non mi sarei mai dovuta abbassare così».

Dietro al nervosismo esternato nel video tuttavia ci sarebbe un lungo pregresso: «È da un anno che subisco dei torti. Io vivo a Lugano. Ho ricevuto più di una volta dispetti e sono arrivata a pensare che sia stato solo per la targa italiana. Quella macchina me l’hanno rigata, mi hanno bucato le gomme, mi hanno rotto i tergicristalli. Quel video è il risultato di ingiustizie che subisco da un anno. E io non ho mai denunciato, ho sempre trascurato tutto per lavorare. Poi mi sfogo mezza volta, in modo sbagliatissimo, per carità, e perdo tutto».

Senza smettere un secondo di piangere spiega i suoi timori: «Non so nemmeno come rifarmi, la mia immagine è rovinata in tutto il Ticino. Come faccio adesso - continua a ripetersi -. Stanno arrivando adesso i miei genitori da Milano perché ho paura persino di uscire per strada».

«Sono una ragazza esuberante, chi mi conosce lo sa - aggiunge spiegando di aver mai voluto che quel video diventasse virale - Avevo un profilo privato su Instagram. Non so chi abbia potuto farmi una roba simile, fino a caricarlo su Youtube. E il video è arrivato fino al mio CEO di Zurigo. Non hanno potuto fare niente nemmeno le persone che sul lavoro mi vogliono bene».

Sempre tra le lacrime non sembra condannare la decisione presa dalla sua azienda: «Loro hanno fatto tutto quello che mi aspettavo. Conosco i valori della mia azienda. Non avrebbero mai voluto lasciarmi a casa. Lo hanno detto oggi mentre mi leggevano la lettera di licenziamento. Non avrebbero mai voluto rinunciare a me. Avevo una prospettiva di crescita in quella azienda. Ho perso tutto per un post su instagram. Non posso crederci».

Suonano al citofono. Sono arrivati i suoi genitori. Saluta ringraziando.

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