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LUGANOWicht «costretto a fare affermazioni non vere»

25.10.18 - 07:07
Sarebbe questo uno dei motivi dell'arresto dei due ex avvocati del fiduciario. Sono accusati di riciclaggio, falsità in documenti, favoreggiamento e coazione
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Wicht «costretto a fare affermazioni non vere»
Sarebbe questo uno dei motivi dell'arresto dei due ex avvocati del fiduciario. Sono accusati di riciclaggio, falsità in documenti, favoreggiamento e coazione

LUGANO - Il romanzo che ha come protagonista l'ex presidente dell'UDC ticinese Paolo Clemente Wicht si è arricchito di una nuova pagina. Nella giornata di ieri è infatti stato confermato l'arresto dei due ex avvocati del fiduciario luganese. A carico dei due - un 47enne e un 55enne, entrambi cittadini svizzeri - è stato aperto un procedimento penale. Le ipotesi di reato nei loro confronti sono pesanti: oltre al riciclaggio, al favoreggiamento e alla falsità in documenti, gli ex legali di Wicht sono pure sospettati di coazione*.

Il motivo? L'ha spiegato al CdT l'attuale avvocato dell'ex presidente democentrista Elio Brunetti: «Nell'ambito della sua difesa i due ex legali l'hanno costretto a fare affermazioni non veritiere». Tutto questo - viene precisato - senza ricorrere a violenza fisica. Questa affermazione - se venisse confermata dal procuratore pubblico Andrea Minesso, che coordina l'inchiesta - potrebbe alleggerire di molto la posizione processuale di Wicht.

I recenti sviluppi - ad ogni modo - non riguarderebbero i presunti reati patrimoniali commessi ai danni della ex-moglie, della quale il fiduciario aveva in gestione il patrimonio personale. Wicht - lo ricordiamo - ha sempre respinto ogni accusa.

*Cosa dice il codice penale (coazione, art. 181) - «Chiunque, usando violenza o minaccia di grave danno contro una persona, o intralciando in altro modo la libertà d'agire di lei, la costringe a fare, omettere o tollerare un atto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria».

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