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Condannati tre svizzeri accusati di truffa per mestiere. Erano legati a Ulrich Engler, condannato in Germania per aver truffato investitori svizzeri e non solo per oltre 100 milioni di dollari
BELLINZONA - Nel processo al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona contro tre svizzeri - due uomini e una donna - riguardante un caso di truffa, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha chiesto per la 59enne imputata principale una pena detentiva di tre anni e mezzo.
Risarcimenti milionari - Per gli altri due imputati (di 75 e 58 anni) è stata domandata l'incarcerazione per 30 e 27 mesi, oltre a risarcimenti che raggiungono i milioni di franchi. Il capo d'imputazione per tutte le persone coinvolte è truffa per mestiere, con danni provocati sempre nell'ordine dei milioni di franchi.
Sistema piramidale - Secondo il MPC, gli imputati hanno creato un sistema piramidale di investimento, promettendo rendite da sogno per convincere le persone ad aderire. Le promesse non venivano però mantenute.
Collegamento con il caso Engler - I casi risalgono al periodo fra il 2005 e il 2007 e sono legati a Ulrich Engler, già condannato in Germania. L'uomo ha truffato investitori svizzeri, austriaci e tedeschi per oltre 100 milioni di dollari. Una volta incassati i soldi inviati dai clienti, si rendeva irreperibile.
I soldi incassati servivano a finanziare il suo costoso stile di vita, oltre che a pagare gli agenti intermediari. In totale sono stati colpiti circa 1300 investitori.
Il processo in corso riguarda quindi il ramo elvetico di questo caso internazionale. La pubblicazione della sentenza è prevista per il 29 novembre.
