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CONFINECadavere nei boschi: decisiva l’impronta di un pollice

13.10.18 - 20:56
Il corpo trovato giovedì mattina potrebbe appartenere a un ragazzo del Gambia, senza fissa dimora. A ucciderlo sarebbe stato un violento colpo alla testa
Cadavere nei boschi: decisiva l’impronta di un pollice
Il corpo trovato giovedì mattina potrebbe appartenere a un ragazzo del Gambia, senza fissa dimora. A ucciderlo sarebbe stato un violento colpo alla testa

TAVERNOLA - Potrebbe appartenere a un giovane originario del Gambia il corpo ritrovato giovedì mattina, in avanzato stato di decomposizione, nei boschi di Tavernola (a pochi chilometri dal confine ticinese). Gli uomini della squadra mobile di Como - come riferisce il Corriere di Como - stanno cercando di identificare la vittima, uccisa con un colpo alla testa che gli ha aperto il cranio.

Le indagini fino ad ora hanno portato a un ragazzo del Gambia, che in Italia aveva chiesto asilo politico e che viveva per strada. La conferma potrebbe arrivare dall’impronta che è stato possibile estrarre dal pollice di una mano della vittima, nonostante il corpo fosse in decomposizione avanzata. La morte, infatti, risalirebbe agli ultimi giorni di settembre.

Il punto in cui è stato ritrovato il corpo non corrisponde, secondo gli inquirenti, al luogo del delitto. La vittima è stata infatti avvolta in una coperta e gettata in una sorta di discarica all’interno del bosco. 

Gli agenti che indagano sul caso hanno sentito anche i responsabili del centro dei Salesiani di Tavernola, dove però il giovane del Gambia non era ospitato.

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