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GAMBAROGNOMobilità lenta da ristudiare

08.10.18 - 19:18
Cleto Ferrari, del gruppo Per Gambarogno, ha inviato un’interpellanza al municipio
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Mobilità lenta da ristudiare
Cleto Ferrari, del gruppo Per Gambarogno, ha inviato un’interpellanza al municipio

GAMBAROGNO - Cleto Ferrari, del gruppo Per Gambarogno, ha inviato un’interpellanza al municipio di Gambarogno chiedendo che la Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia rimedi al «disastroso PALoc3 imposto».

La situazione viene descritta così: Il Gambarogno nel Piano di Agglomerato del Locarnese (PALoc) ha potuto portare a maturazione il progetto della realizzazione di un percorso ciclopedonale da Quartino a Dirinella. La realizzazione della tratta Quartino Magadino (nastro di 2,50m di larghezza) inizierà a giorni (PALoc2). Per la seconda parte da Magadino a Dirinella sono stati eseguiti tutti i compiti necessari sull’arco di più anni, producendo gli studi richiesti da Cantone e dalla Commissione regionale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia. La stessa Commissione all’ultimo minuto ha però praticamente declassato gran parte del percorso ciclopedonale sulla litoranea con vista lago per sostituirlo con una passerella nelle Bolle di Magadino sul fiume Ticino. Passerella addirittura non ancora studiata (PALoc3) e grossomodo dello stesso costo.

Il Gambarogno che ha lavorato come è la prassi, costruendo mattone su mattone, è stato penalizzato dall’arroganza di chi ha presentato un progetto dell’ultimo minuto (fatto molto male!). Berna nella sua recente decisione sul PALoc3 ha relegato questa passerella sul fiume Ticino da fase A (realizzazione 2019)  in fase C (2026). Ora il Gambarogno si ritrova senza ciclopedonale da Magadino a Dirinella (tranne che per un centinaio di metri a S.Nazzaro-porto) e senza passerella! Insomma con un pugno di mosche. Ora si chiede al Municipio di andare dai responsabili di questo pasticcio e di queste sciagurate scelte e di rimediare a questo vuoto di investimenti strutturali più che mai necessari per il nostro Comune in gran parte a vocazione turistico residenziale che conta 5000 domiciliati ma che nel periodo estivo passa a più di ventimila abitanti. 

La richiesta - Viene quindi chiesto al municipio di fare chiarezza e di individuare i responsabili che hanno portato a queste scelte. «Il Gambarogno quale Comune residenziale turistico e di confine - conclude Cleto Ferrari - necessita di opere infrastrutturali legate alla mobilità lenta anche per contrastare la concorrenza d’oltre confine. Queste opere erano mature e riconosciute sino all’estate del 2016 e poi in pochissimo tempo sono state declassate per favorire un progetto di una passerella senza capo ne coda. Progetto di passerella che poi Berna ha declassato. Morale della favola il Gambarogno resta con poco o niente! Esistono sicuramente dei responsabili!».

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