Cerca e trova immobili
I trasgressori ora non hanno più scampo. Una società esterna li rintraccia e fa in modo di incassare una sanzione su due
LUGANO - Gli automobilisti con targhe straniere in visita a Milano devono fare più attenzione. Le sanzioni, infatti, sono dietro l'angolo e il capoluogo lombardo ha trovato il modo di riscuoterle.
Se è in aumento il numero di turisti che con la propria auto o un veicolo a noleggio, o ancora tramite car sharing, gode delle bellezze dei navigli o si ferma a rimirare la Madonnina, è in crescita anche il numero di multe assegnate ai cittadini residenti (veri o fittizi) all’estero.
Stando al Corriere della Sera le sanzioni riguardano perlopiù violazioni al codice della strada e non rispetto dei regolamenti comunali. E sono talmente tante da risultare un bel gruzzolo per le casse comunali. Circa 4 milioni di euro lo scorso anno. E la cifra sembra essere destinata a crescere.
Da qui la caccia al trasgressore che spesso, forte della residenza oltre i confini del Belpaese, crede di passarla liscia dopo un parcheggio selvaggio, un semaforo bruciato, velocità oltre i limiti o ingresso nelle Zone a traffico limitato.
Fino a 35mila multe l'anno in Svizzera - Ad occuparsi della ricerca dei trasgressori è una società esterna, la Nivi Credit. Che di lavoro ne ha molto. Nel 2011 le notifiche inviate in 144 Paesi stranieri erano state 94.013. In cima alla lista, la Svizzera, con 35.206 multe inviate, seguita dalla Germania (a quota 19.186) e dagli Stati Uniti (6.083 verbali). All'epoca solo in 17.359 avevano pagato il dovuto, in pratica nemmeno uno su cinque.
Cinque anni dopo in testa alla classifica ci sono ancora gli automobilisti confederati. Nel 2016 le multe recapitate in 142 Paesi sono state 85.742. In testa, di lunghezza, sempre gli svizzeri (31.390), poi tedeschi (18.649) e americani (5.416). Con la differenza che oggi a pagare è quasi uno su due (39.823).
Dati molto simili l’anno scorso. Hanno pagato 48.245 automobilisti su 113.622 sanzioni. Quasi 15mila svizzeri su 25mila.
Per evitare le multe, insomma, l'unica strada è quella della disciplina. Gli ultimi sette autovelox installati in città certo non aiutano chi ha il piede pesante. E gli ausiliari del traffico... sono dietro l'angolo.
