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CANTONENovartis, 25 licenziamenti a Locarno

25.09.18 - 10:14
Unia: «Un fulmine a ciel sereno». L'associazione Impiegati svizzeri: «Una riduzione è irresponsabile»
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Novartis, 25 licenziamenti a Locarno
Unia: «Un fulmine a ciel sereno». L'associazione Impiegati svizzeri: «Una riduzione è irresponsabile»

LOCARNO - La ristrutturazione del gigante Novartis vedrà sparire un quarto dei posti di lavoro in Ticino. Come sottolineato dalla stessa azienda farmaceutica, infatti, tra i 2150 posti di lavoro che verranno cancellati nell'arco di 4 anni su territorio Svizzero, 25 saranno a Locarno. La conferma arriva da Antonio Ligi, Director Novartis Global Media Relations: «Nella sede ticinese del gruppo verranno ridotte circa 25 posizioni nell’arco dei prossimi 2-3 anni». 

Di proprietà della Novartis è la Pharmanalytica SA sita in Via Balestra. È in terra ticinese che viene verificata la stabilità dei prodotti farmaceutici del gruppo e vengono sviluppati e convalidati i metodi analitici successivamente trasferiti ai siti di produzione Novartis. 

A Locarno - «a cui la ristrutturazione darà continuità» secondo il Director Global Media Relations - lavorano circa 100 persone di cui 18 con formazione universitaria (farmacista, biologo, chimico) e 57 laboratoristi in chimica e periti chimici, oltre allo "staff" amministrativo. «Alle persone toccate dalle misure, Novartis garantirà ampie tutele, incluso un supporto attivo nella ricerca di un nuovo impiego all’interno o all’esterno dell’azienda» aggiunge Antonio Ligi.

«Un fulmine a ciel sereno» - Sul ridimensionamento ticinese si è espresso Vincenzo Cicero di Unia: «Dovrebbero essere tagliati 25 posti. Non ce lo aspettavamo. È stato un fulmine a ciel sereno». Al momento, aggiunge Cicero, nessun dipendente si è presentato agli sportelli del sindacato: «Nei prossimi giorni cercheremo di approfondire la questione». 

«Si rinunci alla ristrutturazione» - Intanto qualcuno si è già mosso per contrastare la soppressione di posti di lavoro annunciata questa mattina. Secondo l'associazione Impiegati svizzeri, infatti, «il gruppo arreca gravi danni all'economia elvetica e a sé stesso».

Considerando l'ulteriore crescita prevista per il settore, secondo l'AIS una riduzione degli effettivi è «irresponsabile».

«Non permettiamo che Novartis rovini la piazza basilese di produzione industriale», afferma il responsabile del partenariato sociale presso Impiegati svizzeri Christof Burkard, citato nella nota. Assieme all'associazione dei dipendenti del colosso farmaceutico e ai rappresentanti del personale «faremo tutto il possibile per mantenere e assicurare l'occupazione presso Novartis in Svizzera».

Secondo l'organizzazione non è per nulla sicuro che la misura produrrà gli effetti desiderati dall'azienda. Considerando che molti investitori esigono una responsabilità sociale dalle imprese, a lungo termine un atteggiamento non etico conduce a uno svantaggio competitivo sui mercati dei capitali. In aggiunta la delocalizzazione di impieghi non garantisce automaticamente un miglioramento della base dei costi. Infine secondo Impiegati svizzeri non bisogna dimenticare che i dipendenti vengono demotivati e che il gruppo mette a rischio la sua reputazione.

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COMMENTI
 

Nicklugano 5 anni fa su tio
Perfetto, ne consegue che possono diminuire i prezzi dei medicinali, ergo: l'anno prossimo caleranno i premi di cassa malattia. Grande Beltralogica...

gmogi 5 anni fa su tio
Sarà perché c’è stato l’aumento della cassa malati di solo il 4%

BP69 5 anni fa su tio
Con tutti i miliardi che si fanno le ditte farmaceutiche. Vergogna ??
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