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Quando nel 2009 uccise la 17enne colpendola con un legno a Sessa, era minorenne. Ora è stato rilasciato, in quanto considerato «a basso rischio»
BADEN - Kris V., che nell’agosto del 2009 ha ucciso a Sessa la 17enne Boi Ngoc Nguyen, è libero. Con decisione del 28 giugno 2018 - come riferisce 20 Minuten - il Tribunale distrettuale di Baden ha interrotto il suo internamento e ne ha ordinato la scarcerazione dalla prigione di Lenzburg.
L'uomo, che ora ha 25 anni, continuerà a essere sottoposto a trattamento psicoterapeutico e sarà seguito e supportato. In un comunicato odierno il tribunale spiega che il giovane ha fatto progressi nella cura ed ora il rischio che possa ancora essere pericoloso per terzi è esiguo.
All’epoca, quando il 7 agosto del 2009 uccise la 17enne Boi Ngoc Nguyen a Sessa, Kris aveva 16 anni. Il corpo della giovane fu ritrovato circa dieci mesi più tardi. I due ragazzi si erano conosciuti in una chat su Internet. Al loro primo incontro - avvenuto nel villaggio malcantonese, dove i genitori dell'assassino avevano una casa di vacanza - lui la uccise colpendola con un pezzo di legno. Poi nascose il corpo della vittima in un cespuglio, sottraendole alcuni effetti personali, tra cui il computer portatile.
La ragazza era stata ufficialmente dichiarata dispersa e per quasi un anno gli appelli dei genitori e i vari avvisi di ricerca rimasero senza esito. La svolta si ebbe nel giugno del 2010, quando un escursionista ritrovò in un bosco di Sessa resti umani che vennero poi identificati come appartenenti a Boi. Il giovane fu arrestato il 23 giugno 2010. Un mese più tardi confessò agli inquirenti di aver ucciso la ragazza.
I giudici nel 2014 lo condannarono a una pena detentiva di quattro anni, il massimo previsto per i minorenni. Il diritto penale minorile stabilisce che tutte le misure decise contro i minorenni cessino con il compimento del 22esimo anno di età. Nella primavera del 2015 la magistratura dei minorenni ha ordinato nei confronti del ragazzo un ricovero a scopo di assistenza in una struttura psichiatrica.
I giudici hanno ritenuto che ora sia «a basso rischio».
