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Il veicolo è posteggiato da più di un mese in viale Varese a Como. La polizia ha individuato il proprietario, ma ha le mani legate
COMO - Una Peugeot con targhe ticinesi è in sosta da un mese in viale Varese a Como. Sul parabrezza ci sono una valanga di multe. Incassarle, per il Comune, potrebbe essere più difficile del previsto.
Se l'accertamento (per un'auto immatricolata fuori dall'Italia), avviene nel momento in cui l'infrazione viene compiuta, la riscossione è più semplice perché si può identificare l'automobilista. Altrimenti occorre rintracciare il proprietario del veicolo e, trattandosi di un soggetto residente in un altro Stato, vi sono «diverse problematiche connesse all'esazione», come ci confermano dal Comando di Polizia Locale di Como.
L'auto in questione, riferisce il portale "QuiComo", è in sosta nel parcheggio di viale Varese dal 24 luglio 2018. La Polizia locale ha già individuato il proprietario e sta effettuando i passaggi necessari per rintracciarlo. Per la legge italiana, la rimozione forzata dell'auto può avvenire solo dopo il 60° giorno di sosta accertata. Dunque non prima di fine settembre.
Ogni anno - ricordiamo - le contravvenzioni non pagate da automobilisti svizzeri a Como ammontano a circa 350'000 euro.
