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I poliziotti della comunale avrebbero usato le maniere forti durante un'azione in un bar della Capitale. Il caso è nelle mani del procuratore generale Andrea Pagani
BELLINZONA - Potrebbe costare caro a due giovani agenti della polizia comunale di Bellinzona il fermo effettuato lo scorso 5 aprile all'esterno del bar dei Commercianti.
Il caso, dopo la denuncia della persona fermata quella sera, è infatti nelle mani del procuratore generale Andrea Pagani che ha aperto un'inchiesta - come riportato da "La Regione" - per i reati di abuso di autorità e vie di fatto.
Ma cosa è successo quella sera? I due poliziotti, entrambi 26enni, sono intervenuti fuori dal locale situato in centro città a causa di un alterco scoppiato fra tre clienti. Uno di essi, ubriaco, è stato prelevato e accompagnato alla vicina centrale della Polcom. Ed è qui che è successo il patatrac. Perché l'uomo, che ritiene di non dover seguire gli agenti all'interno dello stabile, prova ad andarsene. Gli agenti reagiscono e lui si ritrova a terra e con le manette ai polsi. Ed è proprio questo fermo, ripreso dalle telecamere di sorveglianza presenti fuori dall'edificio, che è ora sotto la lente della magistratura.
I due agenti, sentiti dal procuratore generale, hanno motivato il loro comportamento con la necessità di dover risolvere una situazione molesta e potenzialmente pericolosa. Il querelante, da parte sua, ha ammesso di aver alzato il gomito quella sera, ma ha pure precisato di aver insistito più volte affinché venisse liberato, visto che soffriva di un dolore lancinante al braccio.
