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CANTONESaluto e baffetto mettono nei guai un poliziotto

16.04.18 - 12:40
Una foto condivisa in chat rischia di costare grosso per un sergente della cantonale. La polizia stigmatizza il gesto
Saluto e baffetto mettono nei guai un poliziotto
Una foto condivisa in chat rischia di costare grosso per un sergente della cantonale. La polizia stigmatizza il gesto

BELLINZONA - Un'immagine sopra le righe, condivisa nella chat di un'applicazione di messaggistica istantanea, rischia di avere ripercussioni per un sergente della polizia Cantonale.

Lo scatto ritrae il poliziotto durante quella che sembra essere una seduta dal barbiere. Il motivo della foto è evidente: in quel momento acconciatura e barba ricordano qualcuno. A sottolineare la somiglianza anche la posa dell'agente che inequivocabilmente rimanda al Führer (saluto, ciuffo di lato e inconfondibile baffetto).

Nonostante l'intento della foto appaia scherzoso e privo di qualsiasi reale apologia del nazismo (a onor del vero, sui social del sergente, non ci sono altre immagini inneggianti ideologie di estrema destra o tali da fare intendere simpatie in quel senso), questa non è piaciuta ai superiori del poliziotto a cui, ci riferisce la stessa polizia cantonale, è stata segnalata alla fine della scorsa settimana. 

In seguito alla segnalazione, infatti, da parte del Comando della Polizia cantonale è stato aperto un procedimento disciplinare nei confronti dell’agente. 

Per quanto riguarda l’immagine, la Polizia cantonale «condanna fermamente il suo contenuto e non tollera che si possano banalizzare persone, fatti ed ideologie che la storia e la società civile hanno già ampiamente stigmatizzato».

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