Durante le indagini per l’uccisione di un architetto comasco è stata scovata una presunta associazione per delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario, al riciclaggio di denaro e alla truffa
COMO - L’architetto Alfio Vittorio Molteni è stato ucciso nell’ottobre di tre anni fa in Brianza. Per questo delitto è stata condannata a 20 anni di carcere la moglie Daniela Rho. Nell’indagine per omicidio è stato indagato anche un commercialista comasco, amante della donna, che ha sempre respinto ogni accusa. Le ricerche relative all’uomo hanno portato a galla una truffa da 27 milioni di euro che tocca anche il Ticino.
Come riporta il Caffè, fra le menti che hanno aggirato centinaia di investitori, molti evasori fiscali, c’è anche un analista finanziario di Lugano. V.R.. Il 60enne insieme ad altri due italiani sarebbe il capo e il promotore di una presunta associazione per delinquere finalizzata all’abusivismo finanziario, al riciclaggio di denaro e alla truffa. I tre erano supportati dalla collaborazione di altre 38 persone.
Come riporta il domenicale, ci sarebbe un secondo luganese coinvolto. V.M. avrebbe raccolto 2,3 milioni di euro attraverso 141 contratti, percependo una provvigione del 40% sui proventi percepiti mensilmente dai clienti.