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CANTONE«Personaggio a noi noto, ma non è autorizzato a lavorare in Ticino»

13.04.18 - 11:04
Le precisazioni del capo dell’Ufficio sanità sul chirurgo estetico con studio luganese sotto inchiesta per omicidio colposo in Italia
Tio/20minuti - Jenny Covelli
«Personaggio a noi noto, ma non è autorizzato a lavorare in Ticino»
Le precisazioni del capo dell’Ufficio sanità sul chirurgo estetico con studio luganese sotto inchiesta per omicidio colposo in Italia

BELLINZONA - «Da noi, come risulta anche dal registro federale, il dottor M.C. non è autorizzato a lavorare come medico» sottolinea Stefano Radczuweit, responsabile  dell’Ufficio cantonale di sanità. Il caso del chirurgo estetico, indagato in Italia per omicidio colposo dopo una liposuzione finita tragicamente con la morte di una donna al termine di un’agonia durata mesi, sta inquietando anche l’opinione pubblica ticinese. Molte le email ricevute da Tio/20Minuti con la domanda se il medico, di cui gli inquirenti starebbero verificando l’autenticità dei diplomi, operasse anche in Ticino, nel suo studio di Lugano.

A Bellinzona M.C. non è uno sconosciuto. «Siamo a conoscenza del sito - puntualizza il capoufficio -. Siamo sul pezzo e il suo avvocato ci ha comunicato che non lavora in realtà da noi. Perché abbia ancora in funzione questo sito, lo stiamo verificando». Non da oggi, ovvero da quando è scoppiato pubblicamente il caso: «Ci siamo già mossi prima. La risposta dell’avvocato risale ad alcune settimane fa. È un personaggio a noi noto. Se dovesse emergere che è stato attivo in Ticino verrà sanzionato».

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