Il sindaco di Arona punta il dito contro Anas: «Ha una responsabilità fortissima. Da anni cerchiamo di far capire che questa strada ha bisogno di interventi rapidi e risolutivi»
RE - «È incredibile che due persone siano morte per la burocrazia». Lo afferma Alberto Gusmeroli, sindaco di Arona (Novara), neoparlamentare eletto nelle file della Lega.
Con altri politici e amministratori ha preso parte ieri al sopralluogo sulla frana di Olgia, frazione di Re, in Val Vigezzo, dove nel giorno di Pasqua due ticinesi sono morti sulla loro auto travolta da grossi massi finiti sulla statale 337. Gli amministratori della valle e i politici puntano il dito contro l'Anas (Ente nazionale per le strade).
«L'impegno di sistemazione di quel tratto è partito nel 2014: verrà cantierizzato nel 2020. Anas ha una responsabilità fortissima», aggiunge Gusmeroli. Critico anche Claudio Cottini, sindaco di Santa Maria, il capoluogo della valle Vigezzo: «Ciò che accade non è frutto del caso. Da anni cerchiamo di far capire che questa strada ha bisogno di interventi rapidi e risolutivi. Abbiamo recuperato 70 milioni di euro per i lavori, ma i tempi di intervento sono ciclopici. Poi in mezzo ci sono i morti. È una mazzata per l'immagine della valle, per un territorio che lavora per portare turismo ed economia: siamo all'anno zero con le tratte stradali».
Sui ritardi di Anas interviene anche Enrico Borghi, parlamentare Pd: «I soldi ci sono e le autorizzazioni anche, non si capisce il motivo per cui Anas stia tergiversando. Era prevista la cantierizzazione per il 2018, oggi si sente parlare di un inizio nel 2020. È una cosa che non esiste, gli impegni assunti devono essere rispettati».
Da molti anni c'è, infatti, un progetto per un intervento di messa in sicurezza del tratto tra l'abitato di Re e il confine italo-svizzero di Ponte Ribellasca. Progetto la cui realizzazione non ha mai preso il via.
Le tempistiche per il ripristino - Se ci vorranno almeno due settimane per riaprire la ferrovia Vigezzina, per rendere nuovamente percorribile il tratto di strada interessato dalla frana saranno necessari fino a 3 mesi. Sono queste - come riferisce la Rsi - le previsioni rivelate dal sindaco di Re, Oreste Pastore, dopo l'ultimo sopralluogo effettuato con l'aiuto dei droni.
Vi è, inoltre, il rischio che altre rocce, simili a quelle che hanno ucciso i due coniugi di Minusio, possano staccarsi dalla parete. Le operazioni di ripristino dovrebbero avere un costo che si aggira sui 300'000 euro.
Nel frattempo - come riferisce laRegione - il pubblico ministero della Procura di Verbania ha aperto un procedimento per omicidio colposo a carico di ignoti.