Operavano per la cosiddetta "banca della camorra”
NOVAZZANO - Due agenti di cambio, il proprietario e una dipendente di un ufficio cambio di Novazzano, sono stati condannati per carente diligenza in operazioni finanziarie e diritto di comunicazione. Sono state inflitte loro - a fine febbraio - tramite due decreti d'accusa, sanzioni pecuniarie, sospese con la condizionale. Lo riporta la Rsi.
I fatti si inseriscono nella vicenda cosiddetta "banca della camorra”. Nel 2015, i due operatori hanno convertito 435'000 franchi in euro «senza accertarsi dell'identità dell'avente economicamente diritto».