La vicenda risale al 2012, quando ad una 25enne non venne diagnosticata una tromboembolia polmonare
LUGANO - Un viceprimario dell’ORL dovrà rispondere dell’accusa di omicidio colposo in merito ad una vicenda avvenuta nel 2012. Lo riporta la Rsi.
Il caso - Il 20 novembre 2012 una 25enne si presentò all’ospedale civico in seguito ad uno svenimento. La ragazza, che come riporta la Rsi non voleva rinunciare agli esami di avvocatura, fu dimessa il giorno successivo. Ma qualche giorno dopo, l’8 dicembre, fu ricoverata all’ospedale italiano, dove morì a causa di una troboembolia polmonare.
Mancata diagnosi di rischio di tromboembolia, nessuna prescrizione delle cure adeguate, non trattenne la paziente per ulteriori accertamenti e non eseguì gli esami necessari. Sono queste le negligenze che il procuratore generale imputa al viceprimario, che respinge ogni accusa.