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GIUBIASCOAumenta la puzza: cosa succede all'inceneritore? 

24.02.18 - 09:32
Stando agli abitanti della regione la situazione sarebbe degenerata negli ultimi tre mesi. La direzione dell’ACR: «È vero, ci sono odori più forti, ma…»
Ti-Press
Aumenta la puzza: cosa succede all'inceneritore? 
Stando agli abitanti della regione la situazione sarebbe degenerata negli ultimi tre mesi. La direzione dell’ACR: «È vero, ci sono odori più forti, ma…»

GIUBIASCO – «Un odore a tratti nauseabondo». Così un abitante di Giubiasco definisce la puzza che fuoriesce, da qualche tempo, dagli impianti dell’Azienda Cantonale dei Rifiuti (ACR). L’inceneritore torna a fare discutere. E la situazione di recente è stata segnalata anche all’osservatorio Okkio, che monitora il comportamento della struttura. «A causa di questi odori ho spesso mal di testa – racconta una donna che vive a poche centinaia di metri dall’impianto –. Non se ne può più. Qualcuno intervenga».

Cittadini arrabbiati – Ci siamo recati sul posto, per verificare i fatti. Ma, forse, non abbiamo avuto fortuna. Gli odori, al momento della nostra verifica, sembrano piuttosto contenuti. Quello che abbiamo raccolto, invece, sono le lamentele di cittadini inviperiti per come starebbero andando le cose. «Anche noi abbiamo ricevuto alcune segnalazioni – ammette con onestà Paolo Selldorf, ingegnere attivo presso l’ACR –. Abbiamo subito verificato se non ci fossero eventuali anomalie. Non ne abbiamo riscontrate».

Dubbi senza risposta – Ma i test non sembrano avere dato esiti fuori dalla norma. «Dai controlli svolti non risulta nulla. I rifiuti vengono scaricati in una fossa. L’aria, in seguito, viene aspirata e immessa nella camera di combustione. I portoni vengono subito richiusi dopo lo scarico».  

Trasparenza – L’ingegnere, tuttavia, non si tira indietro. «Ultimamente anche noi sentiamo qualche odore forte. Riteniamo che la puzza non provenga dal nostro impianto. Abbiamo inoltrato una segnalazione agli uffici preposti del Cantone. Oltre alla nostra, nei dintorni ci sono altre attività con impianti a emissione. Il termovalorizzatore è attivo da 9 anni. Siamo sempre stati trasparenti. Se qualcuno ha un dubbio o una domanda, può venire sul posto e constatare di persona come funziona l’azienda».

Critiche frequenti – Alessandro Lucchini, coordinatore di Okkio, resta alla finestra. In attesa di sviluppi. «Riceviamo periodicamente segnalazioni in merito all’inceneritore. La gente è sempre piuttosto critica verso questa struttura. Ci segnala cattivi odori e fuliggine. Non è mai facile per noi stabilire se queste emissioni arrivino effettivamente dall’inceneritore o da altre strutture della zona. In ogni caso continueremo a fare le dovute verifiche».   

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
E alla fine nessuno ha saputo /potuto dire se la puzza viene dall'inceneritore o da altra fonte... bah!...

Nmemo 6 anni fa su tio
La pianificazione territoriale per accogliere, prima un impianto con processo di gassificazione secondo un procedimento mai andato oltre la “provetta”, poi l’inceneritore, è stato promosso dall’allora Municipio del sindaco Mauro Dell’Ambrogio. Di seguito la licenza edilizia è stata approvata dall’ex Municipio dell’ex sindaco Andrea Bersani. Proponeteli, entrambi, per un monumento al merito. Borradori, allora direttore del Dipartimento del territorio, ha ringraziato.

Nmemo 6 anni fa su tio
Il lezzo può provenire dal centro di raccolta delle carcasse animali, da qualche porcile nelle vicinanze o dalla concimazione primaverile dei campi. Se Okkio avesse occhi e fattiva incisività a livello dipartimentale, i cittadini ringrazierebbero. Comunque Giubiasco è sempre stato un comune con grande vocazione per i “lezzi”.

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Speriamo che non succeda come sull'aereo della Transavia che qualche giorno fa ha dovuto atterrare a Vienna per una rissa tra passeggeri dovuta alle "puzze" di un passeggero... hi hi hi

beta 6 anni fa su tio
......... e i TIR con targhe italiche cosa ci fanno li ? non é che importano anche dagli ... azzurri ?

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a beta
Ho trovato un documento, dove chiaramente si disapprovava la costruzione di un ulteriore inceneritore...(il nostro mostro..). //Michele De Lauretis, collaboratore di direzione del DSS, contesta la bontà dell’iniziativa “28 inceneritori bastano !” scrivendo sul Corriere del Ticino del 22 novembre che “basterebbero 25 impianti ma che uno deve essere al sud delle Alpi”. Un ragionamento che nessun essere umano, dotato di un minimo di capacità intellettuale, contesterebbe. Però… A Michele De Lauretis e a nessun altro può però sfuggire che gli impianti attualmente funzionanti sono già 28 e che la costruzione di un nuovo inceneritore in Ticino porterebbe gli impianti svizzeri a 29 e non a… 25. A nessun può sfuggire anche che i 28 impianti attualmente in funzione in Svizzera, si situano tutti a nord delle Alpi… non certo per colpa del Sud, del Ticino o dei promotori dell’iniziativa che chiede una moratoria di 10 anni. Chi avrebbe dovuto coordinare e ottenere una distribuzione geografica corretta ? Bisogna poi aggiungere, all’attenzione di chi ancora non lo sapesse, che i 28 impianti attualmente in attività hanno una sovraccapacità quindi una riserva di potere di smaltimento del 12 % che passerebbe al 19 % se si interrompesse l’arrivo di rifiuti da bruciare dall’estero (Oggi ne arrivano dalla Germania, dall’Austria, dalla Francia e dall’Italia). E non si dimentichi che il Consiglio federale, in una recente risposta al consigliere nazionale Weigelt, ha indicato nel 5 % la giusta riserva in quanto a capacità di eliminazione (incenerimento) dei rifiuti svizzeri.// Buona serata beta e FORZA NEH.... ;-**

Tato50 6 anni fa su tio
Peccato che non si possano importare rifiuti dall'estero. Per una volta almeno Roma ci avrebbe dato una mano e non solo quella visto dove spedisce parte dei suoi rifiuti. Escluso il maiale che girava in città, quello lo hanno già servito con patate al forno ;-))

comp61 6 anni fa su tio
dunque non abbiamo abbastanza rifiuti per farlo andare a regime. Complimenti.

aquila bianca 6 anni fa su tio
Risposta a comp61
Vengono importati da Italia, Austria, Francia e Germania...;-(( Gli svizzeri sono dei gran produttori di rifiuti, e non é un vanto ovviamente ma abbiamo 26 tra Cantoni e Semi Cantoni....... ;.(( in cambio abbiamo 29 inceneritori...;-((( Visto che devono funzionare 24 su 24, siamo obbligati a importarne da altre nazioni.... ;-((( Un'altra bella fregatura made in Switzerland... Buon week end comp61 ;-))

vulpus 6 anni fa su tio
Quando I contadini, in zona, spadone la grassa ci sono questi odori per diversi giorni, come del resto l'impianto che gasa i rifiuti umidi e i vegetali, rilascia degli odori nauseabondi. L'inceneritore viene preso di mira perch è è grande e tutti lo vedono, emotivamente di malocchio. Si producono tanti rifiuti ma non si vuole vedere il fumo del camino. E che bruciano tanta roba è normale. Non si può accenderlo e spegnerlo quando si vuole. Lo abbiamo voluto, vediamone i lati positivi.

klingsor1980 6 anni fa su tio
Risposta a vulpus
Hai la memoria corta vulpus... perché l’inceneritore non l’abbiamo voluto (voto popolare!!) in seguito senza alcun voto é stato cambiato nome in Termovalorizzatore ed é stato costruito senza alcuna decisione popolare....

vulpus 6 anni fa su tio
Risposta a klingsor1980
Eh ho capii. I nostri politici che abbiamo eletto lo hanno voluto.

Bandito976 6 anni fa su tio
Purtroppo da tutti i fronti non c'é la volontá di cambiare. L'aria é inquinata ma tutti se ne fottono. Auguri!

Equalizer 6 anni fa su tio
Sul piano non molto lontano dall'inceneritore c'è un'altra persona "famosa" che fa lavori che lasciano nell'aria odori d'ammoniaca, magari a fare un giro da quelle parti....

elvicity 6 anni fa su tio
vero sembra quasi che abbiano tolto parzialmente i filtri.. un odore acre come agli inizi...

klingsor1980 6 anni fa su tio
Ma ragazzi insomma,..non si chiama INCENERITORE!!!! Per quello il popolo aveva votato NO! Poi l'imbroglio senza votazione...costruiamo un bel TERMOVALORIZZATORE et voilà.., 100 milioni di franchi senza bisogno del voto popolare... ed eccovi "valorizzato" il bellinzonese...
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