Circa 300 le persone radunatesi in piazza Governo per sostenere i 13 srilankesi a processo davanti al TPF
BELLINZONA - «La lotta per l'indipendenza, non è terrorismo». È, questa, solo una delle frasi ripetute ad oltranza dai circa 300 Tamil che in mattinata hanno raggiunto piazza Governo a Bellinzona per sostenere i tredici srilankesi a processo per sostegno al terrorismo.
Striscioni e discorsi fanno da scenario a una protesta che si sta svolgendo in tutta tranquillità. «I rappresentanti Tamil non sono terroristi», sottolineano i manifestanti - venuti in Ticino in particolare da Zurigo, Berna e Soletta -, a più riprese. Le accuse dei tredici, oggi davanti al Tribunale penale federale, sono di finanziamento alla criminalità ed estorsione. Il gruppo armato delle "Tigri per la liberazione della patria Tamil", infatti, avrebbe beneficiato di raccolte fondi organizzate in Svizzera (anche) dai suddetti imputati.
Oltre ai cori e gli striscioni (sui quali figuravano scritte come "Sosteniamo le attività umaniste della nostra nazione" e "Non siamo contro la legislazione dello Stato ma quanto è successo è inaccettabile") sventolano in aria anche diverse di bandiere rosse con le inequivocabili Tigri Tamil, simbolo del gruppo militante comunista e nazionalista che dagli anni '70 fino al 2009 ha condotto una campagna secessionista contro il governo dello Sri Lanka.
Sul posto, oltre alle transenne che delimitano l’area della protesta, sono presenti anche diversi agenti di polizia a controllare che tutto proceda tranquillamente.