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RIAZZINOIl Vanilla verso la chiusura: «Qualcosa nel mondo della notte non funziona più»

05.12.17 - 10:23
La famiglia Fuchs proprietaria dello stabile ha deciso di dire basta: «L'ultima serata è programmata per il 6 gennaio. Poi potremmo riaprire per poco dopo Carnevale. Vogliamo cambiare registro»
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Il Vanilla verso la chiusura: «Qualcosa nel mondo della notte non funziona più»
La famiglia Fuchs proprietaria dello stabile ha deciso di dire basta: «L'ultima serata è programmata per il 6 gennaio. Poi potremmo riaprire per poco dopo Carnevale. Vogliamo cambiare registro»

RIAZZINO - Nelle ultime settimane la Discoteca Vanilla è stata teatro, suo malgrado, di vari eventi di cronaca poco edificanti. Il 29 ottobre un ragazzo di 18 anni era stato accoltellato da un 26enne dopo una rissa scoppiata nel locale. Sabato scorso, invece, alcuni minorenni sono stati derubati dopo che qualcuno aveva diffuso dello spray al pepe in discoteca. Se questo non bastasse un 24enne del Locarnese - come anticipato ieri da Tio.ch / 20 minuti - sempre sabato è riuscito a far entrare nel locale tre coltelli in barba ai controlli di sicurezza.

Questi ultimi eventi sono stati l'ultima goccia per Alessandro Fuchs - facente parte della famiglia proprietaria del Vanilla e del Gruppo Enjoy - che sulle pagine de "La Regione" annuncia la prossima chiusura del locale. «L’ultima serata di questa annata è programmata per il 6 gennaio», confida aggiungendo poi che la discoteca potrebbe anche riaprire dopo Carnevale ma «l'intenzione è quella di cambiare registro».

Un cambio di registro che si rende necessario da un cambiamento radicale della società visto quello che è successo nell'ultimo mese. «Sabato ero personalmente presente. Ho assistito ai controlli. Eppure è successo quello che è successo», si confida Fuchs. «Questo significa che qualcosa nel “mondo della notte” non funziona più. E noi siamo stanchi di stare a quelle condizioni».

La famiglia Fuchs rimarrà comunque proprietaria dello stabile, che è situato in zona strategica e sarà ricollocato e destinato ad altre attività commerciali. «Vi sono già delle idee e anche diversi gruppi disposti ad entrare in affitto», conclude Alessandro Fuchs.

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