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L'autore fa parte di una squadra di calcio di Altdorf. Il gruppo era giunto in Ticino per festeggiare la fine del girone d'andata
RIAZZINO - I pezzi del puzzle relativo all'accoltellamento avvenuto al Vanilla lo scorso 29 ottobre stanno - piano piano - andando al loro posto. L'ipotesi - avanzata negli scorsi giorni - che dietro all'aggressione ci fosse uno scontro fra bande è stata spazzata via.
L'autore - come anticipato dalla Rsi - si trovava infatti a Riazzino con alcuni compagni della propria squadra di calcio, il FC Altdorf, per festeggiare la fine del girone d'andata. Una festa che si è trasformata in tragedia dopo che dagli spintoni si sono trasformati in coltellate.
Sempre secondo la Rsi, l'arma che ha ferito il 18enne bulgaro non sarebbe neppure appartenuta al 26enne. Il giovane svizzero - attualmente in carcere con l'accusa di tentato omicidio - se la sarebbe fatta consegnare durante la rissa.
Insomma, alcuni pezzi del puzzle sono andati al loro posto, altri starà al procuratore pubblico Zaccaria Akbas collocarli.
