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GRANCIAFrontale contromano: 74enne ancora in pericolo di vita. Ecco i casi precedenti

27.10.17 - 09:35
Ancora sconosciute le cause dell'incidente. Da tempo l'USTRA è sul problema e da due anni è attivo un progetto pilota
Frontale contromano: 74enne ancora in pericolo di vita. Ecco i casi precedenti
Ancora sconosciute le cause dell'incidente. Da tempo l'USTRA è sul problema e da due anni è attivo un progetto pilota

GRANCIA - È ancora in pericolo di vita il 74enne che, ieri sera, ha imboccato l’autostrada in contromano, a Pazzallo, per poi centrare frontalmente un'auto che circolava regolarmente sulla corsia di sorpasso.

I precedenti - L'incidente, le cui cause sono ancora da chiarire, non può che riportare alla memoria il gravissimo frontale avvenuto nel luglio del 2012 sull'A2, all'altezza di Chiasso, costato la vita a una 68enne che aveva imboccato l'autostrada nel senso errato di marcia.

«Altri casi recenti non ce ne sono - sottolinea la polizia cantonale -, o meglio, non sono documentabili, nonostante pervengano diverse segnalazioni». Questo perché, evidentemente, chi commette l'infrazione, se ne accorge per tempo e rimedia prima dell’arrivo della polizia, facendo perdere le sue tracce.

Tuttavia non serve fare molta strada per trovare altri episodi simili. Il più recente risale all’agosto del 2016.  Un automobilista tedesco 47enne era stato bloccato sull’autostrada A13, nelle vicinanze dell’uscita di Coira Sud, mentre viaggiava in senso contrario al flusso del traffico. In pratica l’uomo viaggiava verso Reichenau ma sulla corsia diretta in senso inverso.

Pochi mesi prima, nel febbraio del 2016, quattro persone avevano riportato ferite, anche gravi, dopo che un'auto immatricolata in Ticino aveva imboccato contromano l'A9 (la Como-Milano), finendo per schiantarsi all’altezza del tratto tra l'ingresso di Como Centro e la barriera di Grandate.

Qualche anno prima (nel giugno del 2013), tra il valico di Chiasso-Brogeda ed il paese comasco di San Fermo, un'auto rubata in Germania, con a bordo due romeni, aveva forzato il valico italo-svizzero ed era fuggita in contromano sull'autostrada A9 fino all'uscita di Como Nord.

Il progetto USTRA per segnalare l’errore - E se Viasuisse, poco tempo fa, promuoveva gli automobilisti della Svizzera italiana per la guida in autostrada (vedi articolo precedente), l’USTRA da tempo si sta occupando del problema delle auto in contromano. Tanto che, appena due anni fa, aveva messo a punto (assieme a una ditta privata ticinese) un sistema in grado di rilevare e avvisare i conducenti che entrano in autostrada contromano.

Il sistema intercetta automobili, camion o motoveicoli che si immettono in autostrada nella direzione sbagliata per poi avvisare i conducenti attraverso un segnale luminoso e acustico. Nel caso il veicolo prosegua la corsa, l’apparecchio invia un segnale alla polizia cantonale e dirama una comunicazione via radio agli automobilisti. I primi svincoli ad essere stati equipaggiati con questi speciali rilevatori erano stati quelli di Quinto e Lugano Sud (forse proprio quello imboccato dal 74enne), poi erano seguiti quelli di Biasca e Rivera.

In media 15 incidenti l’anno - In Svizzera le entrate contromano provocano mediamente 15 incidenti all’anno. Nel periodo 2009-2012, si legge in una nota dell’USTRA, i morti registrati a causa di tali manovre sono stati sette: l’1% del totale.

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