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CANTONE«Lisa Bosia Mirra ha agito per scopi umanitari»

30.09.17 - 11:22
L’Osservatorio giuridico si è pronunciato in merito alla sentenza inflitta alla deputata socialista
Ti-Press
«Lisa Bosia Mirra ha agito per scopi umanitari»
L’Osservatorio giuridico si è pronunciato in merito alla sentenza inflitta alla deputata socialista

BELLINZONA - L’Osservatorio giuridico ha tenuto a diffondere un complemento di informazioni riguardo alla sentenza inflitta a Lisa Bosia Mirra, «per rispondere ai numerosi commenti, comunicati e prese di posizione che si sono succeduti subito dopo la pubblicazione».

Nell’agosto 2016 la deputata socialista ha aiutato ventiquattro migranti a entrare illegalmente in Svizzera e a proseguire il loro viaggio verso l’Europa settentrionale e per questo è stata condannata a una pena pecuniaria sospesa di 8'800 franchi e a una multa di 1'000 franchi.

L’Osservatorio giuridico pone l’accento sulla motivazione del gesto. «L’art. 116 della legge sugli stranieri è stato creato per punire abusi commessi da passatori professionali che fanno quel mestiere a puro scopo di lucro. Non si capisce perchè  qui serva a punire chi ha agito – e lo riconosce anche il giudice – con pura motivazione umanitari».

Viene quindi spiegato che la legge svizzera prevede l’indulgenza, «la difesa ha fatto valere le attenuanti e Lisa Bosia ha lei stessa messo in evidenza la  drammaticità delle situazioni in cui vivevano i giovani rifugiati a Como e la grande pressione subita da Lei personalmente per aver vissuto tutto ciò. Il Codice penale Svizzero esime anzi dalla pena oppure dichiara non punibili dei casi di questo tipo. Analogamente l’art. 12 della legge italiana sulla migrazione dichiara non punibili le infrazioni alla legge commesse per ragioni umanitarie».

L’Osservatorio giuridico ha inoltre espresso la sua posizione in merito alla questione se o no Lisa Bosia Mirra rimanga deputata in Gran Consiglio. Viene fatto notare che alcuni deputati del parlamento sono oggetto di procedimenti penali per reati patrimoniali. «E giusto che per loro valga la presunzione dell’innocenza, ma lo e ben più giusto per chi ha infranto la legge e può far valere motivi umanitari e non motivi personali egoistici o di lucro».

Lisa Bosia Mirra ricorrerà in appello contro la condanna confermata giovedì mattina in pretura penale a Bellinzona.

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