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LUGANOCalypso, 18 mesi al titolare

30.08.17 - 16:17
Pena sospesa con la condizionale per il 47enne che gestiva il postribolo di Melano
tipress
Calypso, 18 mesi al titolare
Pena sospesa con la condizionale per il 47enne che gestiva il postribolo di Melano

LUGANO - 18 mesi con la condizionale. È questa la pena che la Corte delle Assise correzionali di Lugano ha deciso per il titolare del bar Calypso di Melano.

Il 47enne ticinese era accusato di aver obbligato una settantina di ragazze, a cui faceva pagare affitti sproporzionati, a prostituirsi tra il 2008 e il 2012. Ma anche di averle costrette ad adescare i clienti.

Se per il 47enne sono cadute le imputazioni di promovimento ed esercizio illecito della prostituzione, di infrazione alla legge federale sugli stranieri e di disobbedienza a decisioni dell'autorità, è stato invece condannato per usura aggravata, tentata coazione e grave infrazione alle norme della circolazione.

Usura - «Nella sua veste di proprietario e responsabile di una società immobiliare - si legge nella sentenza - è stato accusato di aver sfruttato lo stato di bisogno e di dipendenza di numerose donne dedite alla prostituzione, prive di regolari permessi, imponendo loro il versamento di un canone di affitto giornaliero di 150 franchi, tra il 28 agosto del 2008, e di 100 franchi tra il giugno del 2010 e il marzo del 2012 in manifesta sproporzione economica con l'uso di una modesta camera, conseguendo in tal modo vantaggi usurari per un ammontare di almeno 289'000 franchi».

Tentata coazione - La condanna per tentata coazione, invece, è arrivata «per aver assoldato - allo scopo di incassare un credito di 35mila franchi» nei confronti di una ditta, «tre persone non identificate di origine slava, incaricandole di minacciare i titolari della società, promettendo loro un compenso pari al 5% dell'importo contestato». 

Grave infrazione alle norme della circolazione - Non è passato impunito nemmeno il piede pesante del'imputato. Nella sentenza è riportato infatti che, nel gennaio del 2015, il 47enne ha «violato gravemente le norme della circolazione circolando alla velocità di 176km/h (dedotto il margine di tolleranza) sull'A2 a Lodrino, malgrado il vigente limite di 120 km/h».

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