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CANTONE«Mandato da 3.391.000 franchi per la Argo 1»

13.03.17 - 14:42
Nella seduta odierna del Gran Consiglio, il direttore del DSS ha chiarito i dettagli del mandato diretto affidato alla ditta di sicurezza privata. Gobbi: «Chi lo assegna deve anche controllare»
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Nella seduta odierna del Gran Consiglio, il direttore del DSS ha chiarito i dettagli del mandato diretto affidato alla ditta di sicurezza privata. Gobbi: «Chi lo assegna deve anche controllare»

BELLINZONA - Quanti soldi sono stati versati ad Argo 1? Chi ha apposto la firma in calce al contratto? Quali controlli sono stati fatti prima di scegliere la società di sicurezza per i centri di Peccia, Lumino e Camorino? Perché passata l’emergenza migranti non è stato fatto un regolare concorso pubblico? Perché la commessa alla Argo 1 non figura nella lista dei mandati diretti del Cantone? Sono tantissime le domande contenute nelle interrogazioni e interpellanze al Consiglio di Stato riguardanti la ditta di sicurezza privata con sede a Cadenazzo finita nel mirino delle procure federale e cantonale. Il consigliere di Stato Paolo Beltraminelli risponde oggi in Gran Consiglio.

 

16:20

Su richiesta del deputato dell'MPS Matteo Pronzini la seduta del Granconsiglio è sfociata in una discussione generale. La nostra diretta termina qui.

16:07

Gobbi: «Chi assegna il mandato deve anche controllare» - Nella discussione interviene anche il collega di Governo Norman Gobbi che fomenta la polemica. «Ancora di recente nell'ambito delle autorizzazioni per le agenzie di sicurezza - ricorda il direttore del DI - il Canton Ticino è stato indicato come uno di quelli che ostacola il libero mercato, perché controlla di più. Ovviamente il controllo è formale, poi sta a chi assegna il mandato controllare se la ditta adempie alle caratteristiche che si cercano».

15:59

Beltraminelli a Galusero: «Non scappo dalle responsabilità» - Beltraminelli risponde a tono alle critiche espresse da Galusero. «Non mi sottraggo dalle mie responsabilità. Ho detto ciò che ho fatto: ho firmato un contratto provvisorio, poi tacitamente il mandato è proseguito nell'ambito della Divisione. Non mi sottraggo dalle mie responsabilità, non voglio dire che tutto è stato perfetto nella gestione di questo mandato. Ma ho voluto spiegare in quale contesto si è lavorato per rispondere a questa emergenza».                        

Poi Beltraminelli riconosce che forse non ha avuto l'intuizione di chiedersi «Com'è la gestione dei mandati nel settore dell'asilo?».

15:55

Galusero: «Soddisfatto solo parzialmente» - Dopo Beltraminelli prende la parola Giorgio Galusero (PLR), uno degli interpellanti. «Mi dichiaro soddisfatto solo parzialmente. Mi aspettavo una presa di responsabilità da parte del consigliere di Stato, ma invece sembra che la responsabilità sia solo dei funzionari».

«Beltraminelli si sottrae dalle responsabilità» - Poi il deputato PLR alza ulteriormente i toni della polemica. «Con un contratto a 35 franchi all'ora,  sembra quasi quasi che si inciti il dumping». Poi espone un elenco di responsabilità a cui Beltraminelli si sarebbe sottratto. «Non si è assunto la responsabilità di non aver sottoposto una risoluzione ai colleghi Non si è assunto la responsabilità di non aver fatto un concorso. Quando si dà un mandato dal 1,7 milioni di franchi in un solo anno, una responsabilità anche da parte del direttore del Dipartimento credo che ci sia».

15:48

Concorso per un nuovo mandato - Beltraminelli rivela che a breve termine verrà indetto un concorso per l'attribuzione del mandato di sorveglianza nel centro di Camorino. Ma in futuro le cose dovrebbero cambiare. «A medio termine bisogna trovare dei centri gestiti da chi ha esperienza decennale nel settore. Come ad esempio la Croce Rossa».

15:45

Comuni costretti ad accogliere richiedenti?  - Beltraminell ricorda che i comuni ticinesi finora non erano costretti ad accogliere richiedenti l'asilo, ma che le cose ora potrebbero cambiare. «Oggi come oggi non possiamo più garantire che continui così. Oggi stiamo vivendo un periodo di relativa calma, ma i barconi sono già in viaggio e gli sbarchi sulle coste italiane sono già in aumento».

15:37

Domanda: Come intende agire in futuro il CdS per gestire il settore dell'asilo?

Beltraminelli spiega che la precarietà del settore è determinata dalla limitata disponibilità di posti. «La provvisorietà non è finita e continuerà fino all'entrata in vigore del nuovo regime federale, quando la Confederazione assumerà un ruolo più importante nella gestione dei richiedenti». Semplificando cosi la presa a carico da parte dei cantoni. «Almeno fino a quel momento saremo confrontati con provvisorietà e incertezza. Si ricorda che il centro federale di Losone è in scadenza quest'anno. Se la Confederazione non troverà una soluzione in Ticino, lo stesso numero di rifugiati sarà affidato al Cantone».

15:37

Regolare autorizzazione - La ditta Argo 1 SA ha ottenuto una regolare autorizzazione a esercitare nell'ambito della sicurezza. «Sono stati controllati sulle banche dati di sicurezza: non sono emersi impedimenti che potessero ostacolare il rilascio dell'autorizzazione». Per questo motivo, spiega Beltraminelli, non è stato possibile togliere subito l'autorizzazione alla Argo 1 perché si sarebbero messe in difficoltà le inchieste penali in corso, sia quella federale che quella cantonale. «La polizia, però, ha comunque attentamente controllato la Argo 1».                        

 

15:35

«Lavoro apprezzato» - «Sul lavoro della Argo 1 - spiega Beltraminelli - vi sono stati numerosi attestati da parte del comune. La Divisione ha apprezzato la disponibilità a svolgere anche altri compiti oltre alla sicurezza».

15:34

Domanda: Quali controlli sono stati fatti per controllare il corretto svolgimento del mandato?

 

Risposta: «Lo svolgimento del mandato è stato seguito da vicino: incontri settimanali tra la ditta, i funzionari, le autorità comunali e la polizia. Più volte alla settimana i funzionari si recavano nei centri per valutare lo svolgimento del lavoro». 

15:30

Scelta fondata su tre criteri - La scelta di Argo 1 - spiega Beltraminelli è fondata su tre criteri: «Competenze e l'esperienza del responsabile operativo; sulla presentazione di un valido concetto di gestione; e il rapporto qualità-prezzo».

15:24

Domanda: A quanto ammonta il complesso delle prestazioni? (La ditta Argo 1 ha fornito prestazioni a Lumino, Peccia, Camorino, Rivera. NDR).

 

Risposta: «La prima società applicava una tariffa di 48 franchi più iva, Argo 1 invece 35 franchi più iva (più 10% nelle ore notturne).In totale in 2 anni e mezzo la societa ha prestato oltre 81mila ore per un compenso che ammonta a 3'391'000 franchi. C’è una fattura non ancora pagata (e sospesa) di circa 60mila franchi».

15:23

Risorse gestite in modo parsimonioso - Beltraminelli sottolinea come «tutti i mandati diretti sono stati conferiti gestendo in modo parsimonioso le risorse». Poi spiega che non tutti i mandati sono stati inseriti nell'elenco. «Non per mancanza di trasparenza, ma come conseguenza della mancanza di risoluzioni formali del Governo».

15:20

Fatture (basse) e prestazioni - Beltraminelli poi parla delle fatture. «Esse sono trasmesse mensilmente al capoufficio Ussi, lui effettua la verifica tenendo conto della presenza nel centro. Il prezzo orario è definito, un prezzo economico, probabilmente molto basso. Si può discutere se troppo basso.L'ordine di pagamento viene poi firmato dal capoufficio e poi da un altro collaboratore. A questo momento veniva trasmesso alla Sezione finanze del Dfe per la verifica e pagamento».

Poi spiega le prestazioni offerte:« Il dispositivo nel centro era di due persone sempre presenti, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7».

15:17

Prudenza - Beltraminelli spiega che ci si è «affidati con una certa prudenza» alla ditta di Cadenazzo. Ma molti comuni hanno attestato un'ottima collaborazione con l'Argo 1. «Dai partner - specifica ancora - non vi è mai stato alcun tipo di rimprovero».

15:12

«Buon progetto» - «Argo 1, spiega Beltraminelli, ha sottoposto un buon progetto, con compiti anche di accompagnamento e non solo di sicurezza. Le tariffe erano vantaggiose, ed era positivo in un clima di forte pressione sui costi. Inoltre la Confederazione non dà abbastanza soldi per coprire i costi. Si è deciso quindi un contratto di prova. I miei collaboratori mi hanno fatto questa proposta. Dal 27 luglio 2014 al 31 dicembre 2014, firmato da me e dal Capo della divisione. L'esperienza è stata positiva e tacitamente confermata a livello di Divisione, con gli stessi prezzi e con le condizioni vantaggiose».

15:12

Mandato prima della Argo 1 -  Il primo mandato della sicurezza è stato affidato a un'altra società. «Il mandato è durato due anni», specifica Beltraminelli. «In questo periodo si sono proposte diverse agenzie, e l'Argo 1 era una di quelle. Il direttore operativo della Argo 1 - continua il direttore della DSS - si occupava già dello stesso compito per la società precedente. Ed era stato apprezzato dai miei collaboratori proprio perché operativo con la prima ditta».

15:10

La soluzione di Rivera - In seguito si è trovata la soluzione di installare dei container nel comune di Monteceneri, ma solo per sei mesi. «In quel momento e in quel clima di incertezza, i miei collaboratori si sono assunti dei rischi» - spiega Beltraminelli. «Anche perché bisognava mantenere tranquilla la popolazione. Dopo Rivera, alcuni comuni hanno collaborato aprendo provvisoriamente delle strutture. Siamo andati a Lodano, un mese, a Lumino, per 4 mesi, poi a Peccia, poi Camorino, prima transitorio, poi prolungato in maniera definitiva».

15:08

Necessità di centri cantonali - Dal caso di Locarno si è capita la necessità di centri cantonali. «In quel caso si è dato mandato per la sicurezza a una ditta, non la Argo 1, già attiva nei centri». In seguito una sommossa dei richiedenti l'asilo nel 2012 creò danni allo stabile Madonna di Re. «Per questo abbiamo chiesto al DI aiuto per trovare un altro posto. Così è stato messo a disposizione per un mese un centro della Protezione civile».

15:05

Lo spartiacque: il caso di Locarno - A luglio 2012 tutto cambia. «È un caso a Locarno: 24 richiedenti l'asilo in fase di allontanamento, erano piuttosto nervosi non erano tranquilli. Così a Locarno ci hanno dato due giorni di tempo per spostarli. Qui bisognava trovare un posto in cui metterli, i collaboratori sono riusciti a trovare una soluzione, nel nuovo centro invalidi di Bellinzona che era libero al momento».

15:03

Centri partner - Beltraminelli ricorda come «fino a luglio del 2012 la gestione dei migranti era nei centri dei nostri partner, con cui inizialmente già dal 2011 si era fatto capo a delle pensioni».

15:01

Il caso Scheurer - Beltraminelli poi parla del caso di Scheurer. «Nei confronti del capoufficio dell'Ussi, Renato Scheurer, ho preso una decisione operativa provvisoria. Non è stata una decisione sanzionatoria. È stata presa solo per agevolare il suo lavoro e per agevolare quello del Controllo cantonale delle finanze».

15:00

Scarsità e buona fede - «Vi sono stati momenti - ricorda il direttore del DSS - in cui vi è stato il rischio di non trovare alloggi disponibili sul territorio. I collaboratori del Dss sono riusciti a far fronte all'emergenza, hanno sempre lavorato in buona fede». «Non ho un buon motivo per credere che i miei collaboratori non abbiano lavorato in buona fede».

14:58

Difficoltà nelle attibuzioni - Beltraminelli sottolinea come spesso le attribuzioni sono repentini e improvvise. «Abbiamo difficoltà a gestirle e a questo si aggiunge la difficoltà nel reperire alloggi». «Il Cantone - spiega ancora Beltraminelli -  è riuscito a trovare la collaborazione da parte dei Comuni, garantendo che se fosse successo qualcosa si sarebbe trovata una soluzione».

14:56

Primavera araba - La primavera araba ha di nuovo fatto aumentare le attribuzioni al canton Ticino. «Si è passati dalle circa 400 attribuzioni degli anni 2004-2010, alle oltre 1'000 degli ultimi tre/quattro anni», ricorda Beltraminelli.

14:55

La storia dei richiedenti asilo - Beltraminelli poi fa un riepilogo della storia dei richiedenti asilo in Ticino nell'ultimo decennio. «Agli inizi degli anni 2000 la Croce Rossa gestiva oltre mille posti per richiedenti, poi nel 2004 buona parte sono stati tolti, visto che l'afflusso tra il 2004 e il 2010 è stato ridotto».

 

14:53

Sull'attribuzione del mandato poi specifica: «Le procedure contengono anomalie, ma vanno inserite all'interno del contesto. Trovare alloggio per i richiedenti l'asilo è un compito che è stato attributo alla Divisione azione sociale e famiglie del DSS. Fino al 2012 la Divisione non aveva mai gestito centri per richiedenti in proprio, ma si era sempre affidata a terzi».                         

14:52

Beltraminelli poi ricorda che le verifiche sono state tempestivamente avviate, sia internamente, ma anche con il Controllo cantonale delle finanze. «Non dobbiamo dimenticare - spiega il direttore del DSS - che nell'ambito dell'inchiesta penale su Argo 1, vi sono anche le verifiche da parte della Magistratura, anche sul mandato. Non è in atto alcun tipo di procedura penale riguardante il mandato».

14:51

Beltraminelli spiega che il caso Argo 1 è da scomporre in tre parti:

«La prima riguardante il presunto reclutatore dell'Isis, di competenza della Procura federale, poi la parte penale legata alla gestione dell'agenzia e infine la questione amministrativa riguardante il mandato».                        

14:50

«Stiamo parlando - specifica Beltraminelli - di un problema di tipo amministrativo, le verifiche sono già state affidate dal Consiglio di Stato al Controllo cantonale delle finanze. Al termine della verifica si avrà un quadro completo della situazione».

14:49

Il direttore del DSS sottolinea come si lavori in un contesto di costante pressione politica, ancora presente oggi. «Una pressione politica di contenere il più possibile i costi del settore». Infatti, spiega Beltraminelli, « le risorse della Confederazione non bastano, e dobbiamo utilizzare anche delle risorse cantonali».

14:47

«Per questo motivo vi è stata una deroga alle norme per l'attribuzione dei mandati, non solo i mandati per la sicurezza, ma anche i pasti, la pulizia e la lavanderia», continua Beltraminelli.

14:46

L'oggetto è la gestione dei centri provvisori cantonali per richiedenti l'asilo. «È un compito che il Cantone non si assume da tanto tempo, ma solo dal 2012», specifica Beltraminelli.

Beltraminelli sottolinea che la scelta è stata fatta «per rispondere in modo efficace all'improvvisa emergenza migranti, emergenza che oggi conosce una tregua, ma è ancora presente».

 

14:44

Paolo Beltraminelli ha iniziato sottolineando come quella di rispondere davanti al Gran Consiglio «sia stata una scelta istituzionale». 

«Quello della presa a carico dei richiedenti l'asilo è un ambito in cui spesso si lavora in clima d'emergenza», continua il direttore del DSS.

10:53
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