Ti contatta per l'acquisto di un passeggino o di un altro oggetto usato, poi ti chiede i tuoi dati sensibili. In men che non si dica cadi nella trappola
LUGANO - Mette in vendita il passeggino su tutti.ch e trova un acquirente. Quest'ultimo, tuttavia, non abita dietro l'angolo, anzi, è una madre russa. Eppure in un buon italiano risponde all'annuncio spiegando di avere scarse disponibilità economiche, ma di voler acquistare il passeggino per il suo neonato.
Perché cercarlo in Ticino? La domanda nascerebbe spontanea, ma la neo mamma, nella mail, fuga ogni presentimento spiegando di lavorare per "Swiss International Airlines". «Non posso venire a casa tua a causa della natura del mio lavoro ed è per questo che ti ho contattato via e-mail. Sono già in contatto con il corriere per venire a prendere il pacco e portarlo in Russia».
La contrattazione sembra volgere a buon fine. La mamma russa chiede alcuni dati sensibili alla venditrice. Quest'ultima, però, vuole fare di più. La situazione di indigenza l'ha intenerita. Cerca quindi di raccogliere dei vestitini per regalarli mettendoli nel passeggino. Vuole raccogliere gli abitini tramite un gruppo di mamme che scambiano oggetti usati su Facebook. Qui, però, fa una scoperta scoraggiante: sono diverse le mamme contattate con la stessa identica modalità. Mangiata la foglia, la trattativa si interrompe immediatamente.
«Non fatevi tentare da facili guadagni o dalla smania di beneficenza» - La polizia mette in guardia da facili guadagni e singolari richieste d'aiuto: «Negli ultimi anni, purtroppo anche alle nostre latitudini, si sono potute riscontrare diverse tipologie di truffe - sottolineano sulla pagina "prevenzione" del sito del Dipartimento delle istituzioni -. Evidentemente, il continuo sviluppo della tecnologia, in particolare nel campo delle telecomunicazioni, facilita l’espandersi di fenomeni che arrivano ad assumere dimensioni internazionali».
«Alla base di ogni truffa - si prosegue - vi è un inganno e per attuarlo è necessario trovare il modo di far cadere nel tranello una persona. Sovente viene fatta leva sull’avidità delle persone che abbagliate da facili guadagni o da affari estremamente vantaggiosi, abbassano le difese costituite da una sana prudenza e si buttano a capofitto in operazioni che poi si rivelano essere unicamente delle truffe. In altri casi, il truffatore sfrutta l'altruismo o la buonafede delle persone, di solito persone anziane, e le mette in condizioni di prestare loro denaro a fronte di giustificazioni che sovente fanno presa. Vi sono poi truffe che approfittano della superstizione o della disperazione delle persone. In questi casi falsi maghi o stregoni raggirano le vittime promettendo loro, dietro lauti compensi, soluzioni a problemi “irrisolvibili”».
La cosa migliore da fare in questi casi resta sempre quella di non rispondere, non fornire mai dati sensibili e denunciare subito il tentativo di truffa alla polizia.