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CANTONE«È importante registrare il nome di chi cura il paziente»

03.10.16 - 11:29
Nel processo EOC per il contagio di epatite C del 2013 ha preso la parola il perito medico
Tipress
«È importante registrare il nome di chi cura il paziente»
Nel processo EOC per il contagio di epatite C del 2013 ha preso la parola il perito medico

BELLINZONA - «Sì, in esami di questo tipo il nome dell’operatore coinvolto va inserito». È quanto ha detto il perito medico Cristian Palmiere nell’ambito del processo, in corso alla Pretura penale di Bellinzona, contro l’Ente ospedaliero cantonale (EOC) per l’infezione con epatite C verificatosi il 19 dicembre 2013 all’Ospedale Civico di Lugano durante una Tac con liquido di contrasto. L’esperto, interrogato dal giudice Siro Quadri, ha comunque sottolineato che – sulla base delle norme Joint Commission e ISO, che controllano la qualità delle procedure – non esiste una legge clinica che dia indicazioni precise sulla questione. Per ISO si parla però di «tracciabilità della procedura come elemento importante».

Quel trattino al posto del nome - Nel programma informatico dell’Ospedale regionale di Lugano è inoltre previsto un campo per la registrazione dell’infermiere che si occupa della manipolazione. Un campo in cui, nella documentazione agli atti, è presente un trattino. «Se il programma è stato concepito con una serie di campi – ha dunque affermato il perito – una ragione c’è sicuramente». E sulla base della sua esperienza personale, in operazioni di questo tipo è importante inserire pure il nome dell’infermiere. «Anche perché se in futuro si riscontrano determinati problemi relativi alla macchina o al liquido di contrasto, bisogna essere in grado di risalire a chi ha preso parte all’intervento» ha spiegato.

Il mancato paragone - La difesa, rappresentata dall’avvocato Mattia Tonella, ha sottolineato che nel quesito peritale si chiedeva un confronto con le procedure applicate nelle altre strutture ospedaliere elvetiche. Un confronto che nella perizia manca. «È stato fatto con il servizio di radiologia dell’ospedale di Losanna, non è stato fatto un censimento di tutti gli ospedali svizzeri» ha risposto il dottor Palmiere. L’avvocato ha pertanto presentato le prese di posizione di altre strutture elvetiche, dove l’identificazione dell’operatore non è possibile. Documentazione, quest'ultima, agli atti già da alcuni mesi.

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