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CANTONEAssassinio, vacilla la difesa degli Ignorato

25.05.16 - 07:09
Vi sono incongruenze tra le tesi di padre e figlio
Assassinio, vacilla la difesa degli Ignorato
Vi sono incongruenze tra le tesi di padre e figlio

CHIASSO - Si fanno evidenti le incongruenze nelle due versioni dei fatti avvenuti nell’autorimessa tra via Valdani e corso San Gottardo a Chiasso, dove il 27 novembre scorso venne ucciso il 73enne ex fiduciario Angelo Falconi.

I racconti e le spiegazioni di Pasquale (51) e Mirko Ignorato (23), padre e figlio accusati di assassinio - come riferisce il CdT - non coincidono. Vi sono versioni discordanti sui loro movimenti e su quanto accaduto immediatamente prima e dopo il delitto.

Per gli investigatori sarebbero discordanze significative, mentre per le difese sono solo sfumature dovute ad un ricordo sfocato, visto il tempo trascorso dal reato. Per l’accusa, in ogni caso, vacilla quella che sembra essere una versione concordata dai due nei quattro giorni di latitanza prima della cattura avvenuta ad Ercolano.

Mentre padre e figlio restano in carcerazione preventiva, si attendono i risultati del lavoro della polizia scientifica sull’unica arma del delitto rinvenuta fino ad ora. Gli inquirenti vogliono accertare la compatibilità delle ferite sul corpo di Falconi con l’uso esclusivo della spranga.

Alcuni indizi – come il distacco di un dito – fanno supporre che sia stata utilizzata anche un’arma da taglio. Questo farebbe traballare la tesi della mancata partecipazione all’aggressione del 23enne.

Da chiarire è pure la presunta casualità dell’incontro tra gli Ignorato e Falconi. Quella dell’agguato premeditato è la pista più accreditata per gli inquirenti.

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