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CANTONE«Abusi e degrado al Liceo Lugano 2»

24.05.16 - 13:37
È l'accusa lanciata da un docente, già protagonista di uno sciopero della fame. Oggi è a processo per diffamazione
tipress
«Abusi e degrado al Liceo Lugano 2»
È l'accusa lanciata da un docente, già protagonista di uno sciopero della fame. Oggi è a processo per diffamazione

BELLINZONA - Dai banchi di scuola a quelli della Pretura penale. Cinque docenti del Liceo Lugano 2 sono comparsi come testi oggi in aula a Bellinzona nel procedimento contro il docente di educazione fisica che, esattamente un anno fa, aveva intrapreso uno sciopero della fame per protesta contro il proprio trasferimento dalla scuola. L'accusa nei confronti del 56enne, ora, è di diffamazione, per aver affisso alla bacheca della scuola una lettera in cui accusava di «degrado morale», «abuso di potere e disonestà intellettuale» la direzione dell'istituto.

Accusa che i querelanti (direttore e vice-direttore, presenti in aula) si sono offerti di ritirare «in cambio delle scuse da parte del professore». Ma le scuse non ci sono state. E l'udienza si è trasformata in un “processo alla scuola”, con i cinque docenti chiamati – dall'imputato – a testimoniare i presunti «abusi di potere» perpetrati nell'istituto.

Verbali delle riunioni scolastiche modificati a posteriori per ordini “dall'alto”, «pressioni» sui docenti, presunti favori richiesti dal direttore per i propri famigliari. Sono alcune delle accuse che il professore rivolge alla scuola. In particolare, il docente si sarebbe rifiutato di fornire una raccomandazione per il figlio del direttore (che voleva accedere a un test come monitore sportivo). A chiedere il favore, il direttore stesso. Un «abuso» secondo il docente. Una «normale richiesta» secondo la direzione, in quanto «le raccomandazioni per il test in questione sono previste normalmente all'interno della selezione».

Il professore, per contro, è stato accusato dalla direzione di avere «sottratto soldi dalla cassa della scuola», circa 6mila franchi: come ricordato dall'avvocato difensore, un'inchiesta amministrativa del Decs ha poi dimostrato che non si trattò di un furto, ma che il denaro era servito per pagare un corso di formazione ai docenti.

Per l'accusa di diffamazione, la sentenza è prevista tra oggi pomeriggio e domani.

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