Parla Tuto Rossi: il legale del ginecologo attacca il quotidiano La Regione e consegna la sua versione dei fatti
LUGANO - In seguito alla notizia riportata dalla Regione nella sua edizione odierna l'avvocato Tuto Rossi, legale di Piercarlo Rey, ha accusato il quotidiano La Regione di aver «scongelato» e «gonfiato a dismisura» una vecchia notizia per poi «spacciarla come attualità».
«Le cose sono andate così...» - In un comunicato diramato poco dopo mezzogiorno Rossi ha voluto documentare nel dettaglio quella che, secondo l'avvocato, sarebbe la «vera» ricostruzione dei fatti. Innanzitutto la donna assistita sarebbe paziente del dottor Rey sin dal 1999 (il medico ha seguito tutte le sue gravidanze, ndr.) e nel corso del 2015 le sarebbe stato diagnosticato un grave problema di salute, motivo che ha portato al suo ricovero dal 28 al 31 agosto dello scorso anno, periodo in cui il dottor Rey l'ha visitata quotidianamente.
In seguito alla sospensione del 16 settembre 2015, il dottor Rey «si sarebbe immediatamente preoccupato di affidare i suoi pazienti, fra i quali la signora, presso nuovi medici».
Lo scorso 12 dicembre la signora, dopo aver ricevuto conferma della «disastrosa diagnosi» da un Professore universitario di Berna, è stata nuovamente ricoverata presso l'Istituto e, pur essendo affidata ad un altro medico, ha «pregato il Dottor Rey di essere presente il giorno dell'intervento», una richiesta «accettata dal medico della clinica» afferma Tuto Rossi.
Attorno alle 4.50 del mattino il Dottor Rey, raggiunto telefonicamente dall'ostetrica, sarebbe intervenuto a titolo personale per sostenere moralmente e umanamente la donna e il marito. Il Dottor Rey, afferma il legale, «non ha diretto l'intervento» ma, nell'attimo decisivo, «ha compiuto un atto medico di pochi secondi che normalmente viene eseguito dall’ostetrica», un'azione di cui le autorità sanitarie cantonali sono state «immediatamente ed esaustivamente informate».
Il seguente 1. febbraio la Commissione di vigilanza sanitaria ha aperto un procedimento amministrativo tuttora in corso e che il dottor Rey ha chiesto di abbandonare. «Non c'è quindi stata nessuna operazione del dottor Rey, che ovviamente era presente con il consenso della clinica» ha concluso l'avvocato.